“IL REGNO DELLE DONNE”: GIOVANNI NUTI CANTA ALDA MERINI

In anteprima su www.sorrisimusicshop.com il nuovo brano

“IL REGNO DELLE DONNE”, il nuovo brano del talentuoso cantautore toscano GIOVANNI NUTI, tratto da una poesia inedita di ALDA MERINI, è disponibile online su www.sorrisimusicshop.com. Musicato e interpretato da GIOVANNI NUTI, il brano è acquistabile attraverso il negozio online del settimanale Tv Sorrisi e Canzoni a 0,99 centesimi. “IL REGNO DELLE DONNE” è al 1° posto nella classifica dei singoli più scaricati del sito.

Il ricavato dalla vendita online del brano sarà interamente devoluto alla Fondazione Doppia Difesa, associazione Onlus fondata da Michelle Hunziker e Giulia Bongiorno, che combatte la discriminazione e la violenza ai danni delle donne.

Spiritualità e passionalità di ispirazione e interpretazione, sintonia sublime e affascinante, teatralità ed eleganza in un contesto denso di significato: questo è il sodalizio che lega profondamente la musica di Giovanni Nuti alla poesia di Alda Merini, alla quale il cantautore toscano dal 1994 dedica tutto il suo percorso artistico, riuscendo a “vestire” in modo assolutamente naturale e sempre ideale le liriche della “musa dei Navigli”, candidata più volte al Premio Nobel per la Letteratura.

GIOVANNI NUTI, toscano di Viareggio, inizia a studiare pianoforte classico all’età di dieci anni. Musica classica mista a melodramma sono le fonti della sua ispirazione giovanile: Beethoven, Mahler, Liszt, Puccini e Verdi, per citarne alcuni. Il 1989 è l’anno in cui esce l’album d’esordio “Al parco dei silenzi” che vede la collaborazione di Enrico Ruggeri. Due anni dopo, nel 1991, esce “Giovanni Nuti”, secondo lavoro dell’artista che vanta la produzione artistica di Celso Valli e la partecipazione di Lucio Dalla. Nel 1994 esce il terzo album “Disordinatevi” (la cui produzione artistica è firmata ancora da Celso Valli), contenente anche una versione in musica della poesia “I sandali” di Alda Merini. Grazie a questa composizione Giovanni Nuti conosce personalmente la poetessa milanese più volte candidata al Premio Nobel per la Letteratura. Il richiamo della poesia di Alda Merini è irresistibile: Giovanni Nuti dedica tutto il suo percorso artistico alla “musa dei Navigli”, musicando i suoi versi in attesa del momento giusto per pubblicare un disco con le poesie della Merini. L’attesa dura dieci anni: nel 2004 compone le musiche dell’album “Milva canta Merini”. Nel dicembre 2005 Giovanni Nuti pubblica l’album “Poema della croce”: una moderna “opera sacra” tratta dall’omonimo testo religioso di Alda Merini (pubblicato da Frassinelli), cantata per voce solista, coro e orchestra. Il 13 ottobre 2006 il “Poema della croce” di Giovanni Nuti viene rappresentato nel Duomo di Milano davanti a 4 mila persone con Alda Merini attrice per la prima volta in vita sua nel ruolo di Maria. Il 25 maggio 2007 esce su etichetta Sony BMG il Cd “Rasoi di seta – Giovanni Nuti canta Alda Merini” con 21 poesie della poetessa milanese musicate dal cantautore toscano.

IL REGNO DELLE DONNE
(Testo: Alda Merini; Musica: Giovanni Nuti)

_ C’è un regno tutto tuo
_ che abito la notte
_ e le donne che stanno lì con te
_ son tante, amica mia,
_ sono enigmi di dolore
_ che noi uomini non scioglieremo mai.
_ Come bruciano le lacrime
_ come sembrano infinite
_ nessuno vede le ferite
_ che portate dentro voi.
_ Nella pioggia di Dio
_ qualche volta si annega
_ ma si puliscono i ricordi
_ prima che sia troppo tardi.

Guarda il sole quando scende
_ ed accende d’oro e porpora il mare
_ lo splendore è in voi
_ non svanisce mai
_ perché sapete che può ritornare il sole.
_ E se passa il temporale
_ siete giunchi ed il vento vi piega
_ ancor più forti voi delle querce e poi
_ anche il male non può farvi del male.

Una stampella d’oro
_ per arrivare al cielo
_ le donne inseguono l’amore.
_ Qualche volta, amica mia,
_ ti sembra quasi di volare
_ ma gli uomini non sono angeli.
_ Voi piangete al loro posto
_ per questo vi hanno scelto
_ e nascondete il volto
_ perché il dolore splende.
_ Un mistero che mai
_ riusciremo a capire
_ se nella vita ci si perde
_ non finirà la musica.

Guarda il sole quando scende
_ ed accende d’oro e porpora il mare
_ lo splendore è in voi
_ non svanisce mai
_ perché sapete che può ritornare il sole
_ dopo il buio ancora il sole.
_ E se passa il temporale
_ siete prime a ritrovare la voce
_ sempre regine voi
_ luce e inferno e poi
_ anche il male non può farvi del male.

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