“Il matrimonio che vorrei” di David Frankel
Arnold (Tommy Lee Jones) e Kay (Meryl Streep) sono sposati da trent’anni, hanno cresciuto dei figli, messo in piedi una casa bella e accogliente, trovato una rassicurante routine. Come spesso accade alle coppie così longeve, hanno finito col tempo per assopirsi, barattando la stabilità con la vita di coppia: letti separati, totale assenza d’intimità o di reale confidenza, di attenzione per i desideri reciproci, di gesti d’affetto che vadano al di là di un rapporto fraterno. Se Arnold, più restio ai cambiamenti, sembra preferire la triste ma rassicurante immobilità ai rischi che comporta mettersi in gioco, Kay è invece decisa a non accontentarsi più e a dare uno scossone alla sua vita apparentemente immutabile. Per farlo, trascinerà il coniuge polemico e recalcitrante nel Maine, per una destabilizzante terapia di coppia, che li costringerà a guardare dentro loro stessi e a tirare fuori anni di non-detti.
Con Il matrimonio che vorrei, il regista David Frankel conferma la sua cifra stilistica, già ben delineata ne Il diavolo veste Prada (2006): segue la via “commedia che affronta tematiche del nostro presente”, cercando di miscelare leggerezza e situazioni quotidiane, lavorando su spunti potenzialmente non banali. Peccato però, che l’originalità resti solo potenziale: nonostante i dialoghi ben scritti e piuttosto divertenti, la sceneggiatura rinuncia sempre ad approfondire o a dare un taglio personale alla storia, scivolando nel confortante lieto fine, raggiunto in maniera piuttosto sbrigativa, senza che lo spettatore riesca ad assistere a una concreta evoluzione dei personaggi.
A giustificare il prezzo di biglietto è l’ennesimo saggio di bravura offerto dai due protagonisti (affiancati da un credibile Steve Carell nei panni dello psicoterapeuta). Sia la Streep che Lee Jones indossano splendidamente i panni di questi due coniugi che un tempo si sono amati, ma che ormai faticano persino a ricordarselo; ora chiusi nei loro rancori, ora pronti a fare un passo verso l’altro, polemici, buffi e impacciati, ma in fondo desiderosi di non perdersi davvero.
Gli eccezionali tempi comici, l’eleganza con cui affrontano le scene più difficili, la capacità di recitare con i silenzi, riuscendo a “dire” anche solo con un impercettibile movimento del volto, sono la vera forza del film. Unico modo per far dimenticare allo spettatore la sua fragilità.
Titolo originale: Hope Springs
Nazione: U.S.A.
Anno: 2012
Genere: Commedia, Romantico
Durata: 100′
Regia: David FrankelCast: Meryl Streep, Tommy Lee Jones, Steve Carell, Jean Smart, Ben Rappaport, Marin Ireland, Patch Darragh
Produzione: Management 360, Escape Artists, Mandate Pictures
Distribuzione: Bim Film
Data di uscita: 18 ottobre 2012 (cinema)