Teatro Stabile del Veneto – Teatro Stabile delle Marche in coproduzione con Napoli Teatro Festival 2010
Immanuel Kant
di Thomas Bernhard © by Surkamp Verlag – traduzione Umberto Gandini
regia Alessandro Gassman – scene Gianluca Amodio – costumi Gianluca Falaschi – musiche originali Pivio&Aldo De Scalzi – light design Marco Palmieri – suono Massimiliano Tettoni
con: Manrico Gammarota, Mauro Marino, Paolo Fosso, Emanuele Maria Basso,
Giacomo Rosselli, Nanni Candelari, Massimo Lello, Giulio Federico Janni
e con: Marco Barone Lumaga, Davide Dolores, Matteo Fresch, Massimiliano Mastroeni
——–
L’umana esistenza intesa come vana, illusoria aspirazione a una verità irraggiungibile, ma comunque irrinunciabile, e la conseguente impossibilità e/o incapacità di superare i limiti dell’esistenza stessa. Queste sono le tematiche che Thomas Bernhard affronta in ogni sua opera e questo è il paradosso esistenziale che i suoi personaggi, consapevoli o meno, sono condannati a vivere. In una tale dimensione si agita un’umanità alterata, fra deliri paranoici e nevrosi ossessive, figure che assumono di volta in volta comportamenti esagerati, riconducibili a forme estreme di megalomania o di subordinazione, di follia o di ottusità. La maestria di Bernhard nel modulare il linguaggio in fraseggi ripetitivi e le sue geniali invenzioni linguistiche contribuiscono ad evidenziare nei suoi personaggi l’aspetto grottesco, caricaturale, permeando così di esiti comici e farseschi la tematica di fondo.
Nell’Immanuel Kant, che viene presentato per la prima volta in Italia, questi elementi sono presenti forse in misura maggiore che in altre opere dello stesso autore. «Tutto è caricatura» dice il Kant di Bernhard; un Kant minacciato dalla cecità, in navigazione
verso l’odiata America alla quale regalerà la sua ragione in cambio di un’operazione per poter riacquistare la vista. Siamo in un transatlantico popolato da passeggeri che incarnano i vari aspetti della mediocrità, della volgarità e della meschinità umana; figure grottesche, a tratti comiche che, nel corso della navigazione, scopriremo afflitti da una comune, insanabile e penosa condizione esistenziale. In una messa in scena visionaria, ricca di immagini, suoni e colori, affronteremo questo surreale viaggio in alto mare, dove ogni sicurezza vacilla e dove forse potremo sorprenderci a ridere delle nostre paure, a commuoverci delle nostre debolezze e a scoprici perturbati e soli tra gli altri.
Calendario spettacoli: turno P mercoledì 20.10. ore 20.30 – turno G giovedì 21.10. ore 16.00 – turno V venerdì 22.10. ore 20.30 – turno S sabato 23.10. ore 20.30 – turno D domenica 24.10. ore 16.00
Biglietti: Platea: interi € 27; ridotti € 24; giovani € 15 – 1°e 2° ordine: interi € 24; ridotti € 22; giovani € 13 – 3° ordine: € 12 – 4° ordine: € 7
Prevendite on-line: www.teatrostabileveneto.it
Informazioni e prenotazioni telefoniche: HelloVenezia 041.24.24