InternoEnki porta a teatro una Medea tutta nuova

In scena al Teatro ITC di San Lazzaro di Savena (BO) sabato 15 marzo

Il Collettivo Interno Enki, di Roma, ha portato al Teatro ITC di San Lazzaro di Savena (Bologna) uno stupendo spettacolo intitolato “Medea Big Oil”, ultimo vincitore del Premio Scenario.

Il Collettivo Interno Enki, di Roma, ha portato al Teatro ITC di San Lazzaro di Savena (Bologna) un o stupendo spettacolo intitolato “Medea Big Oil”, ultimo vincitore del Premio Scenario.

L’opera nel titolo racchiude il proprio carattere distintivo: il mito di Medea richiama con forza l’atmosfera della tragedia greca e, nel caso specifico, il personaggio di Medea si lega fortemente alle zone rurali e più selvagge della Grecia (e conseguentemente misteriose e sconosciute). Medea inoltre colloca immediatamente lo spettacolo all’interno della tradizione del teatro occidentale.
‘Big Oil’ invece non ha apparentemente niente a che vedere con Medea: le due parole riportano immediatamente tutto in una sfera contemporanea, imbrattano tutto di petrolio, di denaro e di inquinamento. Di entrambe le cose parla lo spettacolo: racconta i problemi che emergono, assieme al petrolio, dalla terra lucana, la più trivellata d’Italia nonché la regione che ha subito il più alto incremento di patologie tumorali degli ultimi anni.

Quindi “Medea Big oil” mescola il teatro classico (le strutture della tragedia vengono riprese in parte, nelle scene corali, nella relazione tra Medea e il coro) con il teatro politico, di denuncia (dati e informazioni sulle trivellazioni) e tutto è colorato dalle tinte accese del dialetto e delle canzoni lucane.

Il pezzo forte è proprio l’efficacia delle scene corali che stupiscono per potenza e vivacità nonché per la perfetta coordinazione degli attori (bravissimi, bellissimi e giovanissimi). Il lato più debole probabilmente è lo scarto un po’ troppo brusco tra il procedere tumultuoso e popolaresco dello spettacolo e le parti più fredde da teatro d’inchiesta. I due stili talvolta faticano ad amalgamarsi.

“Medea Big Oil” rimane un lavoro notevole che non assolve e non condanna né gli ingegneri e i progetti dell’Eni né la popolazione lucana che ha la colpa di essere incapace di valutare con obiettività l’impatto che l’estrazione di petrolio poteva (e potrà) avere sul territorio e sulla propria salute. Anzi la riflessione che emerge mostra come il mostro capitalista e la miseria delle sue vittime possano apparire come due facce della stessa medaglia: la fame atavica e il disperato desiderio di ricchezza che accompagna la vita dei contadini è la stessa motivazione che genera nei periodi di ricchezza la pulsione sfrenata all’accumulo e al consumo.

COLLETTIVO INTERNOENKI
_ M.E.D.E.A. BIG OIL durata 64′
_ interpreti: Maria Vittoria Argenti, Teresa Campus, Ramona Fiorini, Chiara Lombardo, Terry Paternoster, Mauro F. Cardinali, Gianni D’Addario, Donato Paternoster, Alessandro Vichi
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