Intervista a Edoardo De Angelis

Il cantautore aprirà con Neri Marcorè la stagione del Teatro Duse a Bologna

Edoardo De Angelis parla di “Sulle mie corde”, serata inaugurale del Teatro Duse di Bologna, prevista per il 30 ottobre. Si terrà martedì 30 ottobre l’inaugurazione ufficiale della stagione 2012-2013 del Teatro Duse di Bologna: un calendario ricco di eventi, che vedrà susseguirsi spettacoli di prosa, danza, lirica e molto altro. A cominciare dalla musica, la vera protagonista della serata inaugurale, affidata alla maestria di Neri Marcorè.

Sulle mie corde è il titolo del concerto che riproporrà brani firmati da alcuni tra i più celebri cantautori italiani: Giorgio Gaber, Fabrizio De Andrè, Lucio Dalla, Ivano Fossati e molti altri.
Neri Marcorè sarà accompagnato dalla sua band e, in via eccezionale solo per Bologna, da alcuni musicisti del Collegium Musicum Almae Matris, l’Orchestra dell’Università di Bologna.
Il progetto vede la partecipazione speciale del maestro Edoardo De Angelis, che ci ha raccontato da dove tutto prese origine, per passare poi a parlare di musica e dei molti progetti pronti per sbocciare.

E.D.A.: La mia collaborazione con Neri Marcorè nasce, come nel migliore dei casi, da un’amicizia. Lo conosco infatti ormai da diverso tempo – prima di fama, poi di persona – e due anni fa l’ho cercato per coinvolgerlo in un lavoro. Abbiamo scritto insieme una canzone e da allora è nata una simpatia nel senso letterale del termine. Quando poi, nel 2011, ho pubblicato un libro sui miei primi 40 anni di carriera, Neri ne ha curato – con mia grande gioia – la prefazione e poi mi ha seguito nella fase di promozione. A quel punto, avendo io scoperto che era un professionista anche nel campo della musica, l’ho coinvolto nel concerto del Primo maggio a Roma, e in seguito in altri progetti.

Come si è arrivati a questo evento nello specifico?

E:D:A.: Quest’anno la rassegna di musica Folkest mi ha nominato Direttore dei Progetti Speciali, così ho pensato di allestire un concerto in cui Neri fosse a capo di una band e potesse esprimersi in totale libertà, interpretando una serie di canzoni d’autore. Abbiamo quindi messo in piedi una band articolata e dalla sonorità robusta – seppur acustica – e scelto un repertorio con le sue canzoni preferite.

In questo repertorio ci sono anche due brani firmati da lei: Il mondo sta bruciando e Lella. Come mai avete scelto proprio questi?

E.D.A.: Nel caso de “Il mondo sta bruciando” perché questa canzone piacque tantissimo a Neri nel periodo di promozione del mio libro e già da allora mi chiese se avesse potuto cantarla lui stesso a teatro. A me, ovviamente, la sua proposta fece molto piacere. “Lella” invece è il mio cavallo di battaglia, il mio biglietto da visita; inoltre la cantammo insieme il Primo maggio a Roma. Neri mi ha anche raccontato che da ragazzo faceva sempre le sue prove artistiche proprio su “Lella”: insomma, è una canzone nei confronti della quale c’è un forte legame affettivo da parte di entrambi.

Tra i cantautori scelti figura anche Lucio Dalla, con cui lei collaborò. Può regalarci un suo ricordo?

E.D.A.: Lo conobbi tanti anni fa, quando frequentavo la Roma degli anni ’70 agli inizi della mia carriera e il Folkstudio si apriva per la prima volta alla canzone d’autore. Arrivarono quindi anche personaggi da fuori, tra cui Ron e appunto Lucio Dalla. In seguito scrissi per lui il testo della canzone Sulla rotta di Cristoforo Colombo, che per me era il terzo elemento del trittico costituto da “La casa in riva al mare” e “Itaca”. Lo ricordo come un artista vero, con prontezza di ingegno, intelligenza, fantasia e coraggio: qualità che sarebbe bello tutti gli artisti avessero.

Può dirci qualcosa a proposito dei suoi ultimi progetti?

E.D.A.: Di recente mi sono ritirato nel Parco delle Madonie insieme ad alcuni artisti e professionisti che ho avuto la fortuna di conoscere nel corso della mia carriera, come Paolo Dossena della Compagnia Nuove Indye, Piero Cesanelli fondatore di Musicultura, i vertici di Folkest e altri. In quel contesto naturale meraviglioso e suggestivo, a 1200 metri di altitudine, ci siamo messi a studiare la maniera per promuovere eventi legati alla solidarietà, alla cultura e alla musica di qualità. E’ nata così l’ACTA (Associazione Cultura Turismo e Ambiente), che ben presto si doterà di molti appuntamenti e progetti entusiasmanti.

Una percentuale dell’incasso della serata inaugurale del Duse verrà devoluto a una delle popolazioni colpite dal terremoto.

Info:
www.teatrodusebologna.it
www.chiaragiacobelli.com