JAM 2006 (Jazz A Mira)

Teatro Villa dei Leoni, a partire da venerdì 3 novembre

Comune di Mira, Assessorato alla Cultura

Caligola Circolo Culturale

La Piccionaia – I Carrara (Teatro Stabile di Innovazione)

con il patrocinio di

Provincia di Venezia, Assessorato alla Cultura

JAM 2006 (Jazz A Mira)

Venerdì 3 Novembre (ore 21.00)

JAVIER GIROTTO & AIRES TANGO
Javier Girotto (sax soprano e baritono, flauti)

Alessandro Gwis (pianoforte)

Marco Siniscalco (basso elettrico)

Michele Rabbia (batteria, percussioni)

Domenica 12 Novembre (ore 18.00)

MARCO TAMBURINI QUINTET
Marco Tamburini (tromba, flicorno)

Stefano “Bedo” Bedetti (sax tenore)

Marcello Tonolo (pianoforte)

Cameron Brown (contrabbasso)

Billy Hart (batteria)

Sabato 18 Novembre (ore 21.00)

CAFISO & ARRIGHINI DUO
Francesco Cafiso (sax contralto)

Riccardo Arrighini (pianoforte)

JAVIER GIROTTO & AIRES TANGO

Il gruppo nasce nel 1994 da un’idea del sassofonista e compositore argentino, ma ormai italiano d’adozione, Javier Girotto, che ispirandosi alle proprie radici musicali e fondendole con le modalità espressive tipiche del jazz crea un terreno musicale nuovo. Facendo esplicito riferimento alla musica del grande Astor Piazzolla, Javier Girotto con Aires Tango arriva ad un repertorio di musica originale in progressiva evoluzione, sia per la sua natura improvvisativa che per il continuo ricambio dei materiali utilizzati. Nel 1996 esce il primo lavoro discografico degli Aires Tango, intitolato “Malvinas”, dal nome argentino delle isole Falklands.

Dal1998 gli Aires Tango partecipano a un grande numero di festival in tutto il nostro paese, ed iniziano quindi una serie di proficue collaborazioni, soprattutto concertistiche, con musicisti del calibro di Paolo Fresu, Enrico Rava, Gianni Coscia, Antonello Salis e Peppe Servillo degli Avion Travel.

Il loro quarto album, “Cronologia del ‘900″, pubblicato nell’ottobre 2000, è il primo realizzato per l’etichetta discografica del quotidiano Il Manifesto. Con il sesto disco, “En vivo” (giugno 2002), doppio album “live”, inizia un nuovo rapporto con l’importante etichetta romana Cam Jazz, con cui registreranno altri due dischi. Nel 2006 esce il loro nono Cd, “Trentamila Cuori”, che vuole essere allo stesso tempo memoria, denuncia e ricordo. Il disco viene pubblicato proprio nel trentennale del colpo di stato militare argentino, a causa del quale sono spariti nel nulla trentamila persone. Si tratta di un atto di accusa fortemente politico ma anche di un disco straordinario, che segna il ritorno, dopo quattro anni, di un disco di Aires Tango con Il Manifesto Cd.

La musica degli Aires Tango rispecchia fedelmente i tratti della melodia tangueira e dell’improvvisazione jazz, risultandone una riuscita fusione. Il risultato è una sorta di tango trattato, dalle caratteristiche spiccatamente latine per le melodie ed i ritmi che lo animano, ma meno vincolato ai canoni del tango tradizionale e perciò terreno fertile per l’improvvisazione. In questo modo il quartetto di Javier Girotto giunge ad una musica di notevole libertà espressiva ma allo stesso tempo di grande fascino e suggestione.

MARCO TAMBURINI QUINTET

Dopo il successo ottenuto nel 2004 da “Two Days in New York”, frutto di una seduta di registrazione americana, il trombettista Marco Tamburini ha fatto di nuovo parlare di sé con il primo album del suo nuovo quintetto, “Frenico” (Caligola 2072), uscito all’inizio del 2006 e presentato in febbraio con un lungo tour in ogni angolo della penisola. Si tratta di due dischi in qualche modo legati fra loro ed allo stesso tempo diversi. La seduta di «Two Days in New York» , arricchita dalla presenza di ospiti del calibro di Gary Bartz, Paul Jeffrey, George Cables, Ray Drummond e Billy Hart, intensa e riuscita, rappresenta solo un episodio, importante ma occasionale, della carriera artistica di Tamburini. “Frenico” invece è il frutto del lavoro di un vero e proprio gruppo, che ha già quattro tournée alle spalle. Eppure questo “nuovo” quintetto ha un forte legame con il precedente e fortunato disco newyorkese. Anche in questo caso infatti, siede alla batteria il monumentale Billy Hart, vero e proprio maestro del “drumming” moderno, diventato a pieno titolo membro stabile della band. II celebre batterista americano ha quindi voluto al suo fianco una “spalla” collaudata, contrabbassista granitico e fantasioso, dotato di un sicuro senso dello swing com’è Cameron Brown, jazzista che non ha certo bisogno di presentazioni. Completano la formazione l’amico Marcello Tonolo, pianista solido ed inventivo, compagno di molte avventure del trombettista romagnolo (fra cui il quintetto con Roberto Rossi ed un delizioso duetto), ed il giovane “esplosivo” sassofonista Stefano “Bedo” Bedetti. E’ un talento fuor del comune il suo, che attende soltanto la giusta occasione per fare il suo trionfale ingresso nel “gotha” del jazz italiano. Un vero e proprio gruppo insomma, che ha ancora davanti ampi margini di crescita e di cui «Frenico» rappresenta un esauriente spaccato, anche se solo il primo episodio di un percorso artistico che darà presto altri succosi frutti. Questa tournée ne è un significativo esempio e dovrebbe gettare le premesse per una nuova e forse ancora più significativa incisione.

FRANCESCO CAFISO & RICCARDO ARRIGHINI

Vero e proprio “enfant prodige” del jazz italiano, il non ancora diciottenne Francesco Cafiso, classe 1989, nativo di Vittoria (Ragusa), già a nove anni inizia a muovere i primi passi con jazzisti di fama internazionale (Bob Mintzer, George Gruntz, Gianni Basso…). Nel 2001 vince il premio intitolato a Massimo Urbani e nel luglio 2002, ospite del festival jazz di Pescara, viene notato da Wynton Marsalis che lo vuole nel suo sestetto per il tour europeo del 2003. Trionfa nel 2004 ad “Umbria Jazz” e si reca sempre più frequentemente a New York, dove suona nella Lincoln Center Orchestra, ancora diretto da Marsalis. Costituisce quindi un quartetto stabile con Riccardo Arrighini, pianoforte, Aldo Zunino, contrabbasso, e Stefano Bagnoli, batteria, quest’ultimo sostituito di recente da Nicola Angelucci. Il giovanissimo sassofonista siciliano si confronta brillantemente con jazzisti italiani del calibro di Franco D’Andrea e Sandro Gibellini, e frequenta assiduamente collaudate sezioni ritmiche americane, suonando al fianco di Mulgrew Miller, Ray Drummond o Ben Riley, solo per fare qualche nome. Scoperto dal discografico Paolo Piangiarelli, Cafiso pubblica numerosi album per Philologhy, la sua etichetta. Un largo successo riscuote nel 2004 il doppio “live” del quartetto “Tribute to Michel Petrucciani”. Ma riusciti sono anche i quattro dischi dedicati a Jobim così come il duo registrato con D’Andrea. Più recenti sono gli album “Cafiso Quartet & Strings” (2004, Giotto), che si rifà all’analogo disco registrato con gli archi da Charlie Parker nel 1949, e “Happy time”, in quartetto, ancora dedicato a Parker, sua prima incisione per la celebre etichetta romana Cam Jazz. Spesso e volentieri dal vivo il quartetto diventa duo, e la musica di Cafiso assume così un sapore più marcatamente cameristico. Suona al suo fianco in queste occasioni il pianista del gruppo, Riccardo Arrighini, toscano, classe 1967, diplomato in pianoforte classico ma perfezionatosi in jazz alla Berkley School di Boston ed ai seminari di Siena. Francesco Cafiso sta invece frequentando il liceo linguistico e la classe di flauto del Conservatorio di Catania.

Informazioni
Caligola, tel. 041.962205, www.caligola.it: Ufficio Teatro Villa dei Leoni, tel. 041.4266545,
www.teatrovilladeileoni.it ; Biblioteca Comunale di Mira, tel. 041.4265787

Biglietti e prevendite
Posto unico intero € 13, ridotto € 10
Circuito Box Office, tel. 041.2719090, www.boxofficeitalia.com
MIRA: Ufficio Teatro, Via Don Minzoni 26; Coorsal, Via Mocenigo 26
MESTRE: Caligola, Via N.Sauro 1/B; Good Music, Via Brenta Vecchia 23
VENEZIA: Discoland, Campo S.Barnaba DD 2760
TREVISO: Mezzoforte, Via Collalto 9