«L’impressione finale è che questa Patria sia una difficile Patria, più volte sull’orlo del baratro, più volte nel baratro precipitata, con continue riprese anche stupefacenti, anche ammirevoli. C’è di che inorgoglirsi, ma purtroppo anche di che vergognarsi. Un Paese irritante, fastidioso, quasi sempre dilaniato da emotività contrapposte e che potrebbe fare molto di più, come dicevano gli insegnanti alle nostre mamme.»
Questa frase oltre a riassumere lo spirito del libro scritto a quattro mani da Fruttero e Gramellini, fa comprendere al lettore l’attualità del romanzo.
Nelle trecento pagine si leggono episodi più o meno importanti della storia dell’Italia, in questi ultimi 150 anni; sono pagine importanti non solo per i fatti narrati, ma soprattutto, perché avvicinano gli italiani a una Patria che, nonostante l’attualità, bisogna rispettare e riconsiderare.
Lo scrittore e il giornalista hanno scelto 150 giornate significative della Nostra Stortia, dal 1861 a oggi, presentano i grandi personaggi risorgimentali con una scrittura impegnata, ma allo stesso tempo, divertente che permette una lettura piacevole e coinvolgente e che fa conoscere al lettore episodi di cronaca rosa o nera lontani dai testi scolastici di storia, noti ai più.
Buona lettura e auguri a tutti gli italiani!
Carlo Fruttero, Massimo Gramellini, La patria bene o male, Mondadori, Milano, 2010, pp.356, € 18.00.