Siamo nell’Anno del Signore 1828; ed Edimburgo è la capitale medica del mondo.
William Burke (Simon Pegg, L’alba dei morti dementi, Star Trek) e William Hare (Andy Serkis, Il signore degli anelli, era Gollum) cercano di sbarcare il lunario.
Dopo una nuova impresa commerciale fallita, ritornano alla pensione di Hare e scoprono che il loro inquilino è morto il giorno in cui doveva pagare l’affitto.
Non fanno in tempo a pensare come liberarsi del corpo, che l’aria degli affari soffia su di loro. Con un cadavere da vendere possono racimolare un bel po’ di soldi. Capiscono di essere incappati in una grossa fonte di profitti.
Come racconta il regista: “Ai tempi di Burke e Hare, per motivi religiosi e sociali, i cadaveri che i ricercatori medici acquisivano appartenevano a persone morte in prigione, prigionieri giustiziati o persone che morivano per strada, ma quei cadaveri non erano nelle migliori condizioni. Così, nella vita reale, gran parte dei furti di cadaveri veniva compiuta dagli studenti di medicina e dai dottori.”
Edimburgo, come si diceva, in quest’epoca è il centro dell’universo della ricerca medica e i dottori della città, tra di loro spietati rivali, cercano disperatamente cadaveri per le loro lezioni di anatomia. Il “progressista” Dottor Knox (Tom Wilkinson) e il tradizionalista Dottor Monroe (Tim Curry) sono sprezzanti rivali.
Il duo Burke e Hare si rivolge al dottor Knox, per quella faccenda del cadevere… al dottore non sembra vero, tanto che li esorta a portargli qualsiasi altro “sfortunato” capiti loro a tiro.
Burke all’inizio è come frenato dai sensi di colpa, ma come incontra Ginny (Isla Fisher), un’ attrice che cerca finanziamenti per la sua nuova commedia, cambia idea. Così, spinto dal sogno d’ amore, Burke accetta di alzare la posta della loro impresa, ampliandola con degli omicidi “morali”. E quando il Re (Giorgio IV) annuncia che consegnerà il prestigioso Sigillo Reale e un premio in denaro a chiunque compierà il maggior progresso nel campo della medicina, la rivalità professionale tra Knox e Monroe s’intensifica. Knox ha bisogno di più cadaveri per la sua pionieristica mappatura fotografica del corpo umano e con una serie di esilaranti disavventure, Burke e Hare iniziano a garantire un flusso costante di corpi e il denaro inizia a riempire le loro tasche.
I ragazzi sono sempre più sotto pressione quando il signore del crimine locale Danny Mctavish (David Hayman) esige una parte dei loro profitti e le autorità stringono il cerchio intorno ai due.
“Questa è una storia vera (tranne che per le parti che non lo sono)”.
Inizia così Ladri di cadaveri, il nuovo film che segna il ritorno sul grande schermo (dopo 12 lunghissimi anni) del regista di The Blues Brothers, John Landis.
La coppia Burke e Hare visse per davvero nella Edimburgo del diciannovesimo secolo, dove “operarono” morti tra il 1827 e il 1828.
Ladri di cadaveri è una commedia dell’orrore, per palati fini, presentata al Festival Internazionale del Film di Roma 2010.
Fotografia, scenografia, costumi e un copione grottesco, sotto la direzione intrigante di Landis e annodati a un’atmosfera umoristicamente inglese rendono Ladri di cadaveri una commedia nera semplicemente bizzarra e brillante. Non poteva che essere Landis a mettersi dietro la macchina da presa per dirigere, con carattere, una galleria di personaggi resi interessanti, nel loro essere spiccatamente demenziali, da dettagli tanto macabri quanto divertenti.
Titolo originale: Burke and Hare
Nazione: Regno Unito
Anno: 2010
Genere: Commedia, Thriller
Durata: 91′
Regia: John Landis
Cast: Tim Curry, Simon Pegg, Isla Fisher, Andy Serkis, Christopher Lee, Tom Wilkinson, Hugh Bonneville, Jenny Agutter, David Schofield
Produzione: Ealing Studios, Fragile Films
Distribuzione: Archibald
Data di uscita: Roma 2010
25 Febbraio 2011 (cinema)