LEAVING ROOM

La collettiva a Venezia

7 artisti che hanno come comun denominatore la possibilita’ di interagire negli atelier dell’Accademia di belle arti e in altre istituzioni locali come la Bevilacqua La Masa, ma con provenienze territoriali e culturali diverse, dalla Serbia alla Slovenia, dalla Croazia all’Argentina e dall’Italia alla Cina.

Leaving room gioca sull’ambiguità di un’assonanza e di una verità; una stanza per artisti che forse si sta per lasciare, ma una stanza ancora attiva per ritrovarsi comodamente seduti in un accogliente salotto nel cuore di Venezia a due passi da Palazzo Grassi, per poter scambiare pareri e idee sull’arte. Così è nata in pochissimo tempo una mostra di sette artisti attivi in città e che hanno come comun denominatore la possibilità di interagire negli atelier dell’accademia di belle arti e in altre istituzioni locali, ma con provenienze territoriali e culturali diverse, dalla Serbia alla Slovenia, dalla Croazia all’Argentina e dall’Italia alla Cina.

Un novembre, quindi, insolitamente attivo e seducente quello veneziano che proprio sullo scadere del mese, il giorno ventisette, vedrà la chiusura di una Biennale che nonostante le ricorrenti controversie, ha fatto registrare al suo attivo un record assoluto di presenze. Con tale iniziativa si vuole porgere un segnale positivo di continuità e di disponibilità nell’immediato futuro auspicando ulteriori confronti aperti tra artisti e pubblico, senza dover necessariamente attendere la prossima grande kermesse, dimostrando così che concreti risultati si possono registrare anche nel cantiere-fucina degli artisti residenti senza dubbio fondamentali per ravvivare culturalmente una città altrimenti destinata a spegnersi completamente se destinata a un’esclusiva economia di tipo turistico mordi e fuggi.

Con tali intendimenti, utilizzando gli immediati media della pittura e della scultura, hanno subito aderito all’invito, Gino Blanc con la sua irruente pittura neo-espressionista, raffinata e selvaggia allo stesso tempo, Aleksander Veliš?ek con una quasi monocroma ricostruzione ripresa da una citazione storica del periodo sovietico in merito a un poco probabile attacco nucleare, Marija Marcovi? con due delicati marmi di Carrara che riproducono, più o meno allusivamente, seducenti parti anatomiche femminili, Zhongqi Geng con i suoi monumentali e delicati autoritratti, a tutto tondo e sporgenti dalle pareti, pervasi sottilmente da impercettibili e allo stesso tempo evidenti mutamenti umorali, Andrés David Carrara con preziosi dipinti in cui soffusamente si riconoscono i pedoni reclinanti del gioco degli scacchi pronti per essere risistemati e ricominciare la partita, Chiara Soldati con una serie di studi psicologici dove zooma su un volto serio e pensoso e infine Valter ?erneka che riscalda il salotto con le sue sculture in terra refrattaria montate e smontate con moduli che consentono di apprezzarne comunque il valore nella pluralità delle possibili variazioni.

Nel corso della durata dell’esposizione per la presenza a turnazione garantita in galleria, sarà possibile interloquire direttamente con gli artisti sul loro lavoro e sulla loro ricerca, mentre il 27 novembre dalle 11 alle 14 ci sarà l’inaugurazione ufficiale con un drink al quale siete invitati tutti a partecipare.

LEAVING ROOM
a cura di SAVERIO SIMI DE BURGIS
con la collaborazione di PRIMO PIANO ART GALLERY
San Marco San Samuele Salizada 3145 VENEZIA
GINO BLANC, ANDRÉS DAVID CARRARA, VALTER ?ERNEKA,ZHONGQI GENG, MARIJA MARKOVI?, CHIARA SOLDATI, ALEKSANDER VELIŠ?EK.
La mostra inaugurerà ufficialmente il 27 NOVEMBRE dalle 11.00 alle 14.00
L’esposizione rimarrà aperta sino al15 Dicembre 2011
orario apertura
tutti i giorni 10.00 – 19.00