“La morte sospesa (Touching the void)” di Kevin Macdonald

Un incontro particolare

Cronaca di un uomo che vuole tornare a vivere

Marmorea, imponente dai crinali impossibili, un labirinto di neve fresca e ghiaccio: Siula Grande, Ande peruviane. La montagna. Obiettivo, conquistarne la cima ed essere i primi a farlo. Gli alpinisti Joe e Simon credono nell’impresa. Scalare per loro è un balletto ginnico, è il declic dalla città. Scalare quella montagna significa fidarsi del proprio compagno di corda. Perché se lui cade lo si può seguire, mentre se sei tu a cadere, il tuo compagno può reciderti la corda. Può farlo? L’ha fatto? Quando si conquista una cima e si inizia a scendere si ha l’80% delle probabilità di entrare nella statistica degli incidenti di montagna. L’impresa è discendere da Siula Grande, quando gli elementi ti tramano contro e tutto sembra precipitare insieme alla tua vita e al tuo amico di corda, che fare allora?

Raccontato attraverso numerosi flashback, Touching the Void alterna abilmente due piani, quello temporale – dell’ascensione a Siula Grande e della lucida cronaca di Joe Simpson e Simon Yates e del loro portatore -, e quello sonoro. In quest’ultimo si ascolta una ricca colonna sonora dove l’intero film di montagna è una versione originale che riceve legittimità e struttura dai commenti fuori campo dei reali interpreti della scalata. Curiosamente le prime riflessioni degli alpinisti sono fuori sincrono armonizzandosi successivamente con il doppiaggio e con la storia, avvicinando così l’uomo al personaggio. Tratto dall’omonimo bestseller che Joe Simpson ha scritto per scagionare Simon Yates dalle accuse della comunità alpinista, tributario di numerosi riconoscimenti, La morte sospesa mostra la vita di un uomo di fronte alle proprie ambizioni e alle domande che scaturiscono dagli ostacoli estremi posti dalla montagna.

Come recuperare la vita quando si è soli e feriti in un crepaccio, come sopravvivere alla disidratazione, ai sensi di colpa e al delirio che ti impone una stupida canzone pop. La risposta sembra essere “la vita”; è la vita a volerlo e a importi una scelta. Aspettare la morte o scendere a valle sperando che gli altri ti stiano cercando (Joe), raggiungere il campo base sapendo di aver scelto la vita anche quando per sopravvivere si recide la corda del proprio compagno ed amico (Simon).

Riconoscimenti: Gran Premio Genziana d’Oro al 52° Film Festival Internazionale di Trento; Premio Alexander Korda per il Miglior Film Inglese ai BAFTA Awards; Miglior Film al Evening Standard British Film Awards.

Titolo originale: Touching the Void
Nazione: Regno Unito
Anno: 2003
Genere: Documentario, Avventura
Durata: 106′
Regia: Kevin Macdonald
Sito ufficiale: www.ifcfilms.com/touchingthevoid
Cast: Joe Simpson, Simon Yates
Produzione: John Smithson
Distribuzione: Fandango
Data di uscita: 18 Marzo 2005