“La notte non aspetta” di David Ayer

La morte arriva col distintivo

Ubriacone, prima cornuto e poi pure vedovo, Tom Ludlow (Keanu Reeves) è un poliziotto violento e risoluto nella caccia ai malfattori, cui non lascia diritto di replica: li uccide sempre. La sua fiducia istintiva verso le forze dell’ordine che rappresenta verrà, però, scossa dallo spietato omicidio di un collega. Attraverso delle indagini eterodossse, infatti, arriverà a mettere in crisi le sue certezze, fino a maneggiare un esplosivo vaso di Pandora.

In una Los Angeles multirazziale, raccontata dalla penna felice dello scrittore James Ellroy, che ha realizzato la sceneggiatura insieme a Kurt Wimmer e Jamie Moss, il regista David Ayer, visto all’opera la scorsa stagione nelle nostre sale con il non disprezzabile Harsh Times, mette in scena una storia di corruzione poliziesca che non lascia scampo. Cinico e sanguinolento, La notte non aspetta (in originale Street Kings, decisamente più azzeccato), attraverso i temi dell’amicizia tradita, del senso di colpa, della volontà di vendetta e dell’eccesso di spirito corporativo, ci presenta uno sguardo crudele sull’amoralità poliziesca, che, preda di un furore giustizialista, arriva a cannibalizzare i suoi stessi esponenti.

Probabilmente non si erano mai viste infatti tante uccisioni tra colleghi, con i cosiddetti “tutori dell’ordine” che sono così ben mescolati nella vita quotidiana della Città degli Angeli, da puntellare praticamente ogni strato della società, dagli spacciatori reietti ai sindaci potenziali (il personaggio di Forest Whitaker). Nella descrizione di questo paesaggio ossessivamente in mano alle forze di polizia, svolge un ruolo fondamentale la sceneggiatura, in cui tutto funziona alla perfezione.

Scritta seguendo le regole del thriller poliziesco (il protagonista sfiduciato dalla vita a causa di un passato drammatico, circondato da un ex-amico tradito, da un allievo che desidera diventare come lui e da un mellifluo padre-padrone che vorrebbe continuare a muoverlo come un burattino), si potrebbe perciò dire che la sceneggiatura di La notte non aspetta è, in certo qual modo, classica, laddove con questo si voglia intendere una coerenza interna del meccanismo, che non può non avere come (seppur generico) referente il cinema violento e disilluso della New Hollywood degli anni Settanta.

Keanu Reeves, dopo un periodo di stanca, torna in un ruolo che gli si adatta, oscuro e introverso. Ed è affiancato da un cast di rispetto: Forest Whitaker che mostra sprazzi di follia e compiacimento degni de L’ultimo re di Scozia, Hugh Laurie che, con arguzia, entra ed esce dalla sua icona di [Dottor House->+-Dr-House-+.html?id_secteur=33] e Chris Evans, perfetto nella parte del giovane illuso.

Titolo originale: Street Kings
Nazione: U.S.A.
Anno: 2008
Genere: Poliziesco, Thriller, Drammatico
Durata: 107′
Regia: David Ayer
Sito ufficiale: www.foxsearchlight.com/streetkings
Cast: Keanu Reeves, Forest Whitaker, Amaury Nolasco, Hugh Laurie, Chris Evans, Naomie Harris, Common, Cedric the Entertainer, Jayceon “The Game” Taylor, Terry Crews, Martha Higareda, Kate Clarke
Produzione: Regency Enterprises, Yari Film Group (YFG), 3 Arts Entertainment, Emmett/Furla Films, Millennium Films
Distribuzione: 20th Century Fox
Data di uscita: 27 Giugno 2008 (cinema)