“La prima linea” di Renato De Maria

Pellicola scomoda, difficile e necessaria, che non ha avuto nessun aiuto di stato, annunciata con polemiche inclementi. Comprensibilmente, i parenti delle vittime l’hanno vista più che un aiuto alla comprensione storica, un cedimento verso gli assassini. Ma anche Sergio Segio non l’ha apprezzata: forse perché il film racconta la fine di una illusione mortale. Presentato a Roma, La prima linea di Renato de Maria sorprendentemente si rivela il miglior film uscito in Italia sul terrorismo.

Liberamente tratto da Miccia corta, il cui autore è l’ex esponente di Prima Linea Sergio Segio, il film si ispira alla sua vicenda e a quella di Susanna Ronconi, come protagonisti simbolo, pretesto per narrare, attraverso due tipi psicologici, il dramma, il dolore arrecato, la dissoluzione della giovinezza e della vita.

Sergio (Riccardo Scamarcio) il 3 gennaio del 1982 è a Venezia e sta organizzando l’assalto al carcere di Rovigo, dove vuole fare evadere quattro detenute, tra le quali Susanna (Giovanna Mezzogiorno), la sua donna reclusa perché, come lui, appartiene a un gruppo politico armato. Mentre si prepara all’azione – una delle più audaci evasioni realmente accadute – Sergio ricorda gli inizi della sua clandestinità, l’incontro con Susanna, l’ingresso in un gruppo terroristico denominato “Prima linea”.

Sullo schermo immagini vere dell’Italia del tempo, quella delle stragi di Piazza Fontana, di Brescia, i suoi morti, i suoi cortei. Sergio racconta la paura di essere in un paese a rischio di golpe e di venire ucciso. Evoca l’ambiente operaio di Sesto San Giovanni, al quale il terrorismo ha rivolto una chiamata illusoria: é esponente di una “Prima Linea” senza seguito.

La drammatica solitudine di un personaggio che scivola, senza quasi rendersene conto, in una spirale omicida che distrugge anche lui, è resa da Renato De Maria con rigore non privo di pietas. Il regista non narra una storia di mostri, ma di integralisti, distaccati dalla realtà, uomini che rinunciando alla loro umanità hanno rinunciato ad amare se stessi. La scelta delle armi, evocata attraverso la storia di una coppia, evidenzia come abbia reso impossibile persino l’amore tra un uomo e una donna.

Bravi Riccardo Scamarcio e Giovanna Mezzogiorno, credibili nella loro fisicità. Scamarcio con questo film si consegna alla recitazione di spessore ed esce dal cliché del giovane sex symbol. A chi muove a De Maria il rimprovero di avere scelto due attori “troppo belli”, va consigliato di guardare le foto degli esponenti della sinistra del tempo e delle centinaia di giovani che sfilavano nei cortei degli anni di piombo.

Titolo originale: La prima linea
Nazione: Italia
Anno: 2009
Genere: Azione, Drammatico
Durata: 96′
Regia: Renato De Maria
Sito ufficiale: www.luckyred.it/laprimalinea
Cast: Giovanna Mezzogiorno, Riccardo Scamarcio, Lucia Mascino
Produzione: Lucky Red, Les Films du Fleuve
Distribuzione: Luckyred
Data di uscita: 20 Novembre 2009 (cinema)

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