“La sconosciuta” di Giuseppe Tornatore
Première
Irena (Ksenia Rappoport) è una giovane donna ucraina, giunta in Italia da diversi anni, che da poco si è trasferita da un solare città del sud in una fredda città del nord (una Trieste trasfigurata e irriconoscibile). La donna non riesce a scacciare i fantasmi di un passato che la assilla. La sua è una storia misteriosa e quale sia la sua vera identità e quale il suo passato lo si potrà comprendere solamente con il procedere del racconto.
Tornatore, a sei anni di distanza dal suo ultimo lavoro Malena, racconta la drammatica vicenda di una donna dell’est emigrata nel nostro paese. La storia potrebbe fondare le sue radici su uno dei tanti fatti di cronaca nera che ogni giorno si leggono sulle pagine dei nostri giornali. Infatti gli incubi che assalgono la donna, mentre nella nuova città tenta di riappropriasi della felicità che il passato le ha negato, ci mostrano il dramma che ha dovuto affrontare anni prima: giunta in Italia è stata fatta schiava da uomini senza scrupoli e costretta a prostituirsi subendo violenze e umiliazioni.
La ragazza nasconde qualcosa e sembra avere un obiettivo preciso. Il lavoro di domestiva che riesce a trovare è il pretesto per avvicinarsi ad una famiglia di orafi, gli Adacher. “La sconosciuta” prima riesce a prendere il posto della vecchia domestica Gina (Piera Degli Esposti), poi ad entrare nella vita di Valeria (Claudia Gerini), di suo marito Donato (Francesco Favino) e della figlioletta Tea (Clara Dossena). Ma il piano messo a punto da Irena è costretto a scontrarsi con un passato che torna all’improvviso a farsi presente. Il male che ha distrutto la sua vita e la sua felicità anni prima si manifesta di nuovo nelle sembianze del suo aguzzino, Muffa (Michele Placido), innescando una nuova cascata di violenze e morte.
Il passato e il presente fin da subito si intrecciano nella narrazione dando vita ad un thriller a tinte forti. L’ottava regia del premio Oscar Tornatore è la pellicola più cupa che il regista abbia girato in venti anni di carriera. Per raccontare la tragedia di questa donna, il regista ha scelto il registro del thriller-noir con sequenze notturne degne del cinema di genere e numerose scene ricche di zampilli di sangue.
I colpi di scena ed il ritmo incalzante che caratterizzano gli ultimi venti minuti non bastano però a sollevare le sorti di un film che non decolla mai a causa di una sceneggiatura zoppicante e prevedibile. Per più di un’ora lo spettatore si trova di fronte una pellicola che sprigiona grandi doti autoriali da parte del regista (movimenti di macchina raffinati e uso sapiente delle inquadrature) senza che alla base ci siano una vicenda verosimile e dei personaggi credibili fino in fondo. L’interpretazione della protagonista Ksenia Rappaport non convince totalmente, mentre tra gli interpreti secondari l’unico che spicca è Michele Placido nella difficile interpretazione di un criminale spietato.
La colonna sonora del maestro Ennio Morricone non aiuta lo spettatore a farsi coinvolgere dalla vicenda. Le sue musiche, in questa occasione poco originali (una melodia ricorda il motivo di Nicola Piovani “Quanto ti ho amato”), risultano fin troppo invadenti e vengono inserite nei momenti più deboli della vicenda, quasi a tentare un salvataggio all’ultimo minuto in fase di post produzione. E quando nel finale l’orrore diventa favola, con l’amore che prevale sulla tragedia, è forte la delusione per l’occasione sprecata dal regista, che avrebbe potuto dire comunque qualcosa di originale invece di cadere in un superfluo epilogo consolatorio.
Titolo originale: La sconosciuta
Nazione: Italia
Anno: 2006
Genere: Drammatico
Durata: 118′
Regia: Giuseppe Tornatore
Sito ufficiale:
Cast: Claudia Gerini, Michele Placido, Margherita Buy, Alessandro Haber, Piera Degli Esposti
Produzione: Medusa, Miramax
Distribuzione: Medusa
Data di uscita: Roma 2006
20 Ottobre 2006 (cinema)