“La trattativa” di Sabina Guzzanti

Venezia 71. Fuori Concorso
Sabina Guzzanti mette in scena i momenti salienti della presunta trattativa tra stato e mafia avvenuti all’epoca delle stragi di inizio anni novanta. Le vicende, per ora mai confermate da una sentenza in tribunale ma al centro delle dichiarazioni di vari collaboratori di giustizia, primo fra tutti Gaspare Spatuzza, si snodano tra gli omicidi di Salvo Lima, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, le bombe a Firenze, Milano e Roma fino alla discesa in campo di Silvio Berlusconi e Forza Italia.

Partendo dalle inchieste giornalistiche e giudiziarie che nel corso degli ultimi anni hanno portato alla luce l’ipotesi che vi sia stata questa trattativa, Guzzanti costruisce un film che si impianta nella mente e nell’animo dello spettatore. Indubbiamente per i fatti trattati, che possono essere più o meno noti al pubblico in sala, ma in primo luogo grazie ad una messa in scena che fonde eccellentemente cinema e teatro, in un costante ribaltamento di ruoli e passaggio tra il piano del reale, che si interroga sugli eventi e cerca di metterli in relazione attraverso la ragione, e la finzione, che può comprendere solo inscenando e guardandosi allo specchio.

Per questo si ispira a Tre ipotesi sulla morte di Giuseppe Pinelli di Elio Petri, citato verso l’inizio del film, in cui la messa in scena viene esplicitata come un atto di onestà, anche se in questo caso la pista seguita è una soltanto. Sembra un documentario, ma non lo è; il green screen è visibile, il cast (straordinario) entra ed esce dalla parte senza soluzione di continuità, maschere ed interpreti al tempo stesso. Perché quello che viene presentato non è fatto ma congettura, e quindi appartiene alla finzione più che al cinema documentale, ma proprio per questo spalanca il baratro del possibile: e se fosse davvero stato così?

Nonostante lo stile pedagogico e il cipiglio di Sabina, che non sempre riesce ad ingraziarsi la simpatia di tutti gli spettatori, La trattativa è indubbiamente il suo film più riuscito, e un’opera di primo piano nel cinema d’impegno civile italiano. Si esce storditi, meravigliati, arrabbiati, basiti, ma mai indifferenti. Come al termine di una sessione terapeutica in cui il paziente sono tutti i cittadini, chiamati a scavare nell’abisso della coscienza collettiva e a guardare in faccia una delle vicende più oscure della storia recente.

Titolo originale: La trattativa
Nazione: Italia
Anno: 2014
Durata: 108’
Regia: Sabina Guzzanti
Cast: Enzo Lombardo, Sabina Guzzanti, Sabino Civilleri, Filippo Luna, Fraanz Cantalupo, Michele Franco, Nicola Pannelli, Claudio Castrogiovanni, Sergio Pierattini, Maurizio Bologna, Ninni Bruschetta
Produzione: Cinema, Secol Superbo e Sciocco Produzioni
Distribuzione: BIM Distribuzione
Data di uscita: Venezia 2014 – Fuori Concorso

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