Maceo Parker

MaxLive, Costabissara, sabato 18 aprile 2009

E’ nato prima il funk o Maceo Parker? Sono dubbiosi i biografi e in effetti è difficile rispondere alla domanda. Il suono del funkiest sax in the world è talmente caratteristico da coincidere con il genere stesso. Ed è forse tra i più campionati della storia.

A chi è cresciuto con l’hip-hop e un certo tipo di dance a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta, il nome di Parker dirà ben poco, ma la voce tagliente e aggressiva del suo contralto saranno sempre riconoscibili. Campionato da tutti, appunto. E se si vuole attingere alla storia del funk come non attingere a Maceo Parker? Non si può evitare uno che ha caratterizzato le sonorità di James Brown e ha collaborato con un’infinità di grandi, George Clinton in testa.

«Ci invitano spesso ai festival jazz, ma non capisco perché – spiega il sassofonista all’inizio del concerto. Noi non suoniamo jazz. Usiamo un po’ dei suoi sapori, ma si tratta del 2 %, il 98 % è funk». E via con altri quindici minuti di pezzaccio carico di groove.

Parker e la sua band sono un concentrato di stile e ritmica, capace di viaggiare ininterrotto per due ore e un quarto. Qua e là ci si rilassa con brani lenti – bellissimo il tributo a Ray Charles con You Don’t Know Me e l’accenno sul finire a Georgia On My Mind. Per il resto puro godimento con brani come Pass The Peas e Soul Power e un incursione nel teatro con l’amletico To Be Or Not To Be – durante il brano il monologo viene recitato dall’attrice-presentatrice della serata.

Tutto perfetto, dunque? Sì e no. C’è qualcosa che non convince del tutto. A parte l’imbarazzo nel notare un signore mezzo addormentato a poche file da noi nel bel mezzo della baraonda finale (tutti gli altri sono in piedi a ballare), c’è da dire che si vede troppo mestiere nei musicisti. Per carità, niente di strano per gente che fa venti date in un mese, ma il sorriso forzato, il gigioneggiare in automatico stridono con l’atmosfera della serata.
Però che musica, che tiro! Chiudiamo un occhio e gustiamoci il groove