“Mai Stati Uniti” di Carlo Vanzina

Non più cinepanettone

Un occhio prevenuto potrebbe facilmente guardare a Mai Stati Uniti come all’ennesimo cine-panettone natalizio prodotto in serie. In effetti alcuni nomi sembrano essere stati posti al punto giusto per confermare senza appello questo pregiudizio: la regia di Carlo Vanzina, la sceneggiatura scritta insieme al fratello Enrico e un cast nel quale spicca la garanzia di Vincenzo Salemme, la bellezza plastica di Anna Foglietta e l’idiozia di Giovanni Vernia, reduce dalle ultime edizioni di Zelig.

Ma a guardar meglio, qualcosa non sembra combaciare con le tradizionali mega-produzioni natalizie, a partire dalla data di uscita del film stabilita per il 3 Gennaio, decisamente oltre il periodo commerciale di punta. La produzione d’altronde non risponde al nome classico De Laurentis, ma a Fulvio e Francesca Lucisano che col loro lavoro s’inseriscono in una parte del cinema italiano decisa a compiere un taglio netto nei confronti del trash da mega incasso, senza tuttavia rinunciare al genere della commedia.

Così Mai Stati Uniti si sviluppa come un film ben studiato, fondato su una trama che riesce a coinvolgere il pubblico, il road-movie, e su personaggi caratteristici ma non esageratamente stereotipati: un cameriere malato per il gioco d’azzardo, un ingenuo appena licenziato dallo zoo in cui è cresciuto, una segretaria ansiotica, una ragazza vuota ossessionata dall’apparenza e un ex meccanico costretto a fare il pagliaccio per i bambini. Cinque persone apparentemente prive di legami tra loro e accomunate soltanto dall’urgente bisogno di denaro. A cambiare ed unire le loro vite sarà il testamento di un uomo appena deceduto nel quale questi si dichiara padre di tutti e cinque e gli offre un’eredità milionaria. Il bisogno di soldi e l’allettante offerta convincono senza troppe remore i cinque ad accettare di essere tutti fratelli e di affrontare un lungo viaggio negli Usa, fino a un lago sperduto dell’Arizona, dove spargere le ceneri del padre per ottenere l’accesso alla sua eredità.

La trama aiuta moltissimo la recitazione del cast che, come nelle più tradizionali commedie road-movie, non deve far altro che lasciarsi coinvolgere dalla sceneggiatura per ottenere come risultato la risata del pubblico. Per quanto il cast sia infatti composto da due caratteristi di primo livello come Vincenzo Salemme e Ricky Memphis (ai quali si è tentati di aggiungere anche Anna Foglietta per questa interpretazione), sono le situazioni, più che le battute dei singoli, a dar spessore al film, tanto che la facile risata prodotta dai dialetti napoletano o romano dei due passa in secondo piano, dimostrandosi a volte addirittura superflua. Una nota positiva è ancora una volta Ambra Angiolini che con il suo personaggio ansiotico sembra disegnare la caricatura di quei ruoli seriosi ripetuti fino al ridicolo da alcune delle più quotate (e forse sopravvalutate) attrici italiane degli ultimi anni. La sola nota stonata è quel personaggio forzato del fratello stupido interpretato da Giovanni Vernia, esagerato nella sua ingenuità al limite del ritardo mentale e costretto per almeno il novanta per cento delle sue battute a ripetere sempre la stessa citazione del Robert De Niro di Taxi Driver, fino a raggiungere e superare il limite della sopportazione e a rischiare di far degenerare la comicità leggera del film in una comicità demenziale.

Al termine di Mai Stati Uniti, anche quell’occhio prevenuto potrebbe ricredersi e imparare una buona lezione, liberandosi da quel pregiudizio che vuole i nomi di Carlo ed Enrico Vanzina legati al marchio “Vacanze di Natale” e accettando la possibilità che con una buona idea e una giusta produzione possa uscire fuori dal loro lavoro qualcosa di costruttivo, seppur niente di indimenticabile. Ma ormai la distanza tra i fratelli Vanzina e il padre Steno è stata resa incolmabile dal diverso approccio al cinema che nell’intero panorama cinematografico italiano contemporaneo ha permesso alle case produttrici di concentrarsi sull’intrattenimento da grande incasso, dimenticando in questo modo le straordinarie potenzialità artistiche che la commedia made in Italy ha posseduto in passato e continuerà sempre a possedere.

Titolo originale: Mai stati uniti
Nazione: Italia
Anno: 2012
Genere: Commedia
Durata:
Regia: Carlo Vanzina
Cast: Ricky Memphis, Ambra Angiolini, Dario Bandiera, Anna Foglietta, Vincenzo Salemme, Giovanni Vernia
Produzione: IIF – Italian International Film
Distribuzione: 01 Distribution
Data di uscita: 03 Gennaio 2013 (cinema)