MasterChef: vince Tiziana

La riscossa dell'Avvocato

Ebbene sì, l’imponderabile è accaduto. Il timore di molti si è realizzato. A vincere la seconda edizione di MasterChef Italia è stata Tiziana Stefanelli aka L’Avvocato. Hanno vinto la strategia, la furbizia e, ovviamente, le solide capacità culinarie della quarantunenne romana che ha imparato a cucinare guardando la nonna.

La finalissima ha fatto il boom degli ascolti con quasi un milione di telespettatori mentre oltre centoventimila cinguettii popolavano Twitter, molti dei quali non propriamente favorevoli alla vincitrice. Già, perchè Tiziana ha impiegato tutta la stagione a mettere in atto il suo sottile piano d’azione: indispettire i compagni d’avventura sul piano umano per distogliere l’attenzione dalla sua bravura ai fornelli. Ma “L’arte della guerra (in cucina)” secondo Tiziana è geniale pianificazione o sana antipatia? Come in un buon piatto, c’è sicuramente equilibrio tra le due componenti.

Sta di fatto che, allargando indebitamente la prospettiva, non ci troviamo più nell’Italia di Andrea che butta il cuore oltre l’ostacolo né nel paese del genio e sregolatezza di Maurizio (i due finalisti strapazzati dall’Avvocato). No, quei modelli sono superati. Hanno avuto la meglio la spregiudicatezza, l’inossidabile fiducia in se stessi e una caparbietà spesso sconfinata nell’arroganza. Se fossero indicatori sintomatici di una tendenza popolare – e non le innoque tendenze di un talent show – sarebbe il caso di preoccuparsi, specialmente per le elezioni politiche dietro l’angolo.

Invece, a incoronare l’imperturbabile Avvocato ci hanno pensato i veri vincitori di Masterchef: Carlo Cracco, Bruno Barbieri e Joe Bastianich. I tre giudici, grazie anche agli ottimi autori del programma, hanno calibrato perfettamente i loro personaggi, diventando in breve icone del piccolo schermo e vere e proprie star.

Dunque onore a Tiziana Stefanelli che, alla fisicità rassicurante della dolce massaia, ha saputo opporre la determinazione burbera di una donna che sa quello che vuole e fà quello che dev’essere fatto per arrivare fino in fondo. Peccato che, al tavolo dei vincitori, dovrà mangiare da sola.