“Mnogotochie” di Andrej Eshpaj

La scultrice di Lenin

Tratto dal romanzo di Viktor Nekrasov “Kira Georgievna”, il film narra la storia di una scultrice molto nota che a 45 anni sta lavorando alla scultura gigante di Lenin. Sposata con un pittore famoso molto più vecchio di lei, Kira appare una donna serena e realizzata. Finché non incontra Vadim, un vecchio compagno con il quale aveva avuto una relazione 25 anni prima interrotta dall’arresto di Vadim da parte della polizia sovietica.

Presentato quest’anno a Locarno e giustamente segnalato con una menzione speciale dalla giuria dei giovani e dalla giuria C.I.C.A.E, Mnogotochie (in italiano sarebbero i puntini di sospensione) è un’ottima trasposizione sullo schermo del lavoro di Viktor Nekrassov Kira Georgevna, un romanzo uscito anche in Italia nel 1961, di uno scrittore russo ormai dimenticato ma che, quando uscì, rappresentò una trasgressiva innovazione rispetto ai canoni del “realismo socialista” in vigore nella Russia di allora.

L’epoca che descrive il film equivale all’età della pietra. E’ quasi impossibile descrivere il clima degli anni del disgelo senza suscitare una lieve malinconia, magari pure involontaria. La protagonista Evgeniya Simonova riesce a rendere bene i contrasti del personaggio di Kira, una donna emancipata e realizzata, ma pronta a rinunciare a tutti i privilegi del suo status per seguire un amore impossibile.

Ancora una volta sotto le spoglie, neanche troppo mentite, dell’Unione Sovietica si nasconde la Russia di sempre, con i suoi personaggi femminili pronti a qualsiasi estremo sacrificio per salvare il proprio uomo.

Se qualche critico storcerà il naso per una certa dose di “calligrafismo”, di estetismo fine a se stesso e un certo virtuosismo nei movimenti della macchina da presa, è innegabile un certa abilità da parte del regista nel rendere alcune atmosfere leggermente malinconiche, quasi chechoviane.

Titolo originale: “Mnogotochie”
Regia: Andrej A. Eshpaj
Sceneggiatura: Elga Lyndina, Andrej A. Eshpaj
Cast: Eugeniya Simonova, Igor Mirkurbanov, Sergey Dreyden, Eugeniy Tsiganov
104′, colore, dramma
Produzione: Russia