NEGRITA “Verso Sud”, il Dvd

Contenuti:

DVD 1:
Film documentario con il making of dell’album L’Uomo Sogna di Volare” e i 6 videoclip di Paolo Soravia

DVD 2:
Il concerto registrato per MTV Live il 15 luglio 2006 a Milano

DVD 1

Da un’idea di Fabrizio Barbacci, produttore e manager dei Negrita, nasce “Verso Sud”, ovvero la storia della creazione dell’album “L’Uomo Sogna di Volare”, ma non solo. Il film documentario è la testimonianza visiva di un viaggio fisico e mentale che ha cambiato profondamente la band aretina. Pau, il cantante, lo ha definito «fotonico», perché ritrae una svolta fondamentale, sia artistica che umana, per il gruppo. «Questo viaggio è stata una terapia intensiva di gruppo» ha confessato Pau «una metamorfosi musicale e mentale. Siamo tornati profondamente cambiati e arricchiti da suoni che non conoscevamo. Avevamo bisogno di ricaricarci, di allargare le vedute, dovevamo rompere gli schemi». Il risultato è stato “L’Uomo Sogna Di Volare” e il regista Paolo Soravia (produttore di più di 130 videoclip, aveva già diretto “Magnolia” per i Negrita) ha filmato il making of dell’album: il viaggio della band in Sud America e nel sud della Spagna e, approfittando delle location particolarmente suggestive, ha girato i video dei singoli estratti dal disco: “Sale”, “Greta”, “Rotolando Verso Sud” (anche nella versione spagnola), “L’Uomo Sogna di Volare”, “Destinati a Perdersi”.

Il progetto ha preso spunto dall’invito da parte dagli istituti italiani di cultura del Sud America a fare un mini tour di cinque tappe. I Negrita hanno preso la palla al balzo e sono partiti. Nel contesto il titolo “Verso Sud” sintetizza alla perfezione la direzione scelta: lo spostamento attraverso uno spazio morbido, dove il ritmo è lento e il respiro ampio come quello del Sud America. Il loro è il viaggio per eccellenza dove contano più le tappe intermedie – Rio, Santiago, Salvador de Bahia, Montevideo, Buenos Aires – che l’arrivo stesso. Quello che è importante è lasciare l’Italia, la routine, sentimenti e volti conosciuti per incontrarne di nuovi. E’ il movimento che rigenera l’energia, il lasciarsi alle spalle la stasi che fa stagnare anche la creatività.

Il frutto sarà l’album “L’Uomo Sogna Di Volare”, una sorta di diario di bordo di una rock band alla ricerca del tempo perduto.
Molti sono stati gli incontri musicali importanti, da quello con i Bersuit Vergabarat (il gruppo ha suonato in alcune date della tournée dei Negrita che a loro volta saranno presenti nel tour della band argentina), a quelli “brasiliani” con il percussionista Peu Meurray («uno sciamano») e con Carlinhos Brown («una guida spirituale») nella favela di Candeal, e infine con il rapper Gabriel O Pensador. «Avevo prenotato degli studi a Bahia e a Rio De Janeiro. Il Brasile ha rappresentato la fase in cui abbiamo metabolizzato le esperienze che stavamo facendo» osserva Barbacci.
Per dare i vari sapori e registri differenti alle immagini, il regista, Paolo Soravia, ha usato una tecnica mista: «Ho voluto fondere il documentario di strada con la formula del videoclip. Ho usato due camere digitali, una vecchia cinepresa super 8 e una 16 millimetri di ventotto anni fa».

DVD 2

Il cofanetto comprende un secondo DVD, realizzato da MTV ITALIA, per la regia di Cristian Biondani, con il concerto del 15 luglio scorso a Milano, quarta parte del tour de “L’Uomo Sogna Di Volare”, un disco che segna una tappa molto significativa nell’ambito di una visione globale della carriera dei Negrita, non solo per il successo che ha avuto in termini di copie vendute, ma anche per la popolarità e l’apprezzamento che ha sollevato intorno alla band, che in termini live si è tradotto in più di cento concerti.
Quella sera i Negrita all’Idroscalo hanno suonato davanti a 7000 persone, sebbene quello fosse il terzo concerto in città. Sono notti calde quelle di luglio: l’Italia ha appena vinto i Mondiali e nell’aria c’è ancora euforia. C’è voglia di festa in mezzo al pubblico e la band ha saputo come soddisfarla con pezzi come “Rotolando Verso Sud”, “Transalcolico”, “Mama Maé”,”Negativo”, “Cambio”, “Greta”.