“NEWRANTE” DEI THE STYLES

NonSolocinema incontra Guido Style per parlare del nuovo album

È uscito il 25 settembre “Newrante” il nuovo lavoro dei The Styles. Abbiamo incontrato Guido, vera anima della band, per scoprire insieme a lui quali sorprese ci riservano i nuovi brani e quali sono le idee che guidano i The Styles nel loro percorso musicale.

NSC: É in uscita il vostro secondo album Newrante, cosa ci dobbiamo aspettare dalle vostre nuove canzoni?

R: Il compito dell’arte è da sempre molestare la normalità, quindi spero che l’album sorprenda, diverta, e faccia, nel suo piccolo, riflettere.
Tecnicamente, l’impostazione è ora molto più elettronica e mi sono lasciato molto andare come produttore, generando un album che spazia dall’elettronica al classic rock. Ma ci sono anche pezzi smaccatamente pop e una ballad. Senza mai perdere il filo, mi auguro.

NSC: In che modo sono nati i brani di Newrante?

R: Lavorando allo Style Studio, da solo, ho la possibilità di gestire con la massima libertà e autonomia le tempistiche delle registrazioni, e la metodologia penso risulti abbastanza inusuale. La scrittura dei brani, la stesura, la produzione e la registrazione avvengono parallelamente, quindi mi ritrovo spesso a riarrangiare i brani mentre magari sto già registrando la batteria, o magari a scrivere il testo durante il mixaggio. È un metodo particolare, ma che mi ha sempre garantito massima libertà, risultati più che soddisfacenti e soprattutto infinito divertimento.

NSC: Il vostro primo lavoro You love the Styles risale al 2007 e da poco sono entrati due membri nuovi nella formazione. Qual è stato il vostro percorso in questi due anni? Come sono cambiati i The Styles?

R: Nel corso degli anni sono circa 15 le persone che sono entrate (e uscite!) a far parte della band, e la cosa non mi ha mai turbato più di tanto, essendo io a comporre tutto e a suonare tutti gli strumenti su disco. Di recente ho incontrato Nick e Carlo, rispettivamente batteria e chitarra, che mi hanno talmente entusiasmato come musicisti e come persone che li ho per forza voluti almeno in un pezzo del disco, rock band. E il fatto che per la prima volta su un disco degli Styles suoni qualcuno che non sono io, mi fa molto ben sperare riguardo al futuro.

NSC: A metà ottobre partirà anche il vostro tour nei maggiori club italiani, a che tipo di pubblico vi rivolgete? Vi piace suonare in un contesto da club o sognate i grandi stadi?

R: Il palcoscenico è un luogo adibito alla recitazione, e per questo credo sia importante incarnare un personaggio che ti stia bene addosso e nella parte del quale risulti credibile. E proprio per questo, come un comico deve far ridere prima se stesso, sto attento come prima cosa a soddisfare, appunto, me stesso. Chi si ritrova nel mio modo di intendere il rocknroll, di giudicare la realtà e di trarre ancora godimento dalla bella musica, quello è la persona a cui mi rivolgo.
Tutte le date su www.thestyles.net, ma non cercateci su myspace, facebook o altre cazzate perché noi lì non ci siamo.

NSC: Cosa riserva il futuro per i The Styles?

R: Tour. Finchè morte non ci separi. E a proposito, questa espressione non vi fa sempre pensare a uno che viene tagliato in due?

INFO:
www.thestyles.net