Una storia narrata con ironia acuta e toccante, capace di rispecchiare il male interiore della società moderna.
«Non buttiamoci giù» mostra come sia difficile affrontare le vicissitudini del quotidiano e soprattutto come sia arduo riuscire a non arrendersi quando tutto sembra ormai irrecuperabile.
Questo romanzo ruota intorno alla vita di quattro protagonisti che si incontrano casualmente la notte di Capodanno sopra un palazzo noto per essere luogo di suicidi.
Sono tutti accomunati dal desiderio di ammazzarsi, ma ognuno ha motivazioni diverse: Martin è un ex presentatore televisivo fallito per colpa di uno scandalo; Jess è incapace di relazionarsi con gli altri; Maureen è affranta dalle pesanti cure per il figlio disabile e JJ è un ex musicista che si sente perso senza la sua band.
Anche se sono così differenti, creano tra di loro una speciale sinergia e si fanno forza reciprocamente.
Inizialmente, probabilmente spinti dalla paura di non riuscire ad affrontare le proprie sconfitte, si incontrano abitualmente per confidarsi e consigliarsi. Insieme pianificano di concedersi un breve periodo di riflessione in cui poter decidere definitivamente se continuare a vivere o farla finita seriamente.
Questo percorso diviene così un modo per prendersi cura l’uno dell’altro, cercando sia di aiutarsi sia di provare conforto dai problemi altrui.
Iniziano così non solo ad incontrarsi per discutere sull’importanza della sopravvivenza, ma anche ad intervenire praticamente sulla vita degli altri: fanno un viaggio insieme perché Maureen non l’ha mai potuto fare; contattano l’ex moglie di Martin per creare un riavvicinamento…
Si crea con il tempo un forte spirito di squadra, che non solo rende tutto più facile ma permette anche di vedere le sfaccettature dell’esistenza che già da sole sono degne di essere vissute.
Una caratteristica di questo romanzo è anche l’assenza di un preciso narratore; infatti il racconto si articola attraverso le voci dei quattro personaggi, che si raccontano come se scrivessero tutti un diario o parlassero davanti ad una platea. In questo modo i protagonisti delineano i propri caratteri sia da soli sia attraverso i commenti che fanno l’un l’altro.
Le vicende sono così osservate da punti di vista diversi.
La narrazione appare scorrevole, varia e divertente, permettendo anche al lettore di immedesimarsi in uno dei quattro.
È assai difficile comunque preferire un personaggio ad un altro poiché, sebbene siano così differenti, tutti incarnano le paure e le fragilità che ogni individuo è costretto ad affrontare nel suo intimo quotidiano.
Nick Hornby in Non buttiamoci giù interpreta in modo ironico e divertente le paure e le solitudini dell’uomo contemporaneo, che perde la forza di affrontare le difficoltà del quotidiano; ma quando all’improvviso dal nulla appare una luce che cambia la prospettiva, di nuovo egli riacquista il coraggio e la positività.
Nick Hornby, Non buttiamoci giù, Ugo Guanda Editore, Parma, 2008, pp. 293, € 8,50.