Outpost – Samar Singh Jodha

A Venezia una personale dell'artista indiano

L’ultima ricerca dell’artista Samar Singh Jodha è una disquisizione visiva su una cultura globale in cui le nozioni estetiche individuali sono sempre più influenzate da interessi commerciali e rese così uniformi dai media che le espressioni spontanee dei singoli spesso emergono solo come prodotti casuali di percorsi non estetici.

Questo fenomeno è evidente nel suo nuovo lavoro, che mostra i contenitori di scarto che i minatori trasformano in abitazioni nel nordest del paese. La toccante ironia è che i lavoratori che estraggono i preziosi minerali dal ventre della terra contribuiscono a mantenere in funzione la macchina della cultura e dell’industria di massa.

L’intreccio di narrative rappresentata dai minatori spezzati e dalle loro espressioni forti, indomabili, mostra i fili di un “tecnopolio” globale che promette a pochi un futuro roseo grazie alla rapidissima innovazione ma che condanna molti a una regressione quasi medievale.

Utilizzando il linguaggio fotografico come pietra miliare del suo lavoro, Jodha evoca un discorso visivo che è radicato nella pratica documentaria ma che non la usa per mimetizzarsi. Come artista con una certa esperienza è più che consapevole del suo limitato potere nell’era post-moderna. C’è quindi un doppia spoliazione prospetticain gioco. La scheggia di ottimismo nell’opera è l’idea che la creazione artistica sia un dono troppo prezioso per essere ristretto solo ai virtuosi.

NAPPA 90, ARSENALE, VENEZIA
_ 30TH MAY – 24TH NOVEMBER 2013
_ OTime: 10.30-5.30 (Tuesday-Sunday)
Foto a cura di Giacomo Martines Copyright © NonSoloCinema.com – Giacomo Martines
In collaborazione con www.ilblogveneziano.net