Il padiglione della Repubblica Popolare Cinese presenta alla 55. Esposizione Internazionale d’Arte “Transfiguration“. Il titolo della mostra si riferisce al processo di trasformazione che l’arte sta subendo in questo nuovo millennio. L’interazione tra opera d’arte e realtà quotidiana produce l’evoluzione di forme, figure e concetti, una situazione che secondo il curatore Wang Chunchen rappresenta l’arte contemporanea cinese. Il progetto, nato come momento di ricognizione geografica dell’arte, presenta al pubblico l’opera di 7 artisti contemporanei.
Entrati nel padiglione nazionale cinese si avverte subito una forte presenza di video installazioni.
In particolare cattura l’attenzione il progetto di animazione tridimensionale di Miao Xiaochun, artista che utilizza il 3D per sviluppare la propria immaginazione nel concepimento di nuovi mondi. Accanto a queste opere multimediali, Miao presenta al pubblico la personale reinterpretazione del Giudizio Universale di Michelangelo: The last Judgement in Cyberspace.
Zhang Xiaotao solitamente propone una ricerca di matrice pittorica, ma per questa Biennale l’artista ha deciso di concentrare l’attenzione sulle potenzialità dei new media; egli espone infatti dei video che ritraggono allegorie sociali e avviano riflessioni riguardo scenari futuri.
L’opera fotografica di Wang Qingsong Learn From Him and Learn From Me è invece una meditazione sul tempo presente, nello specifico riguarda gli ossessivi meccanismi d’istruzione del sistema cinese. Wang elabora una complessa e claustrofobica scena che provoca uno shock visivo nello spettatore, queste immagini di grande formato rispecchiano con realismo spietato le illusioni che influenzano costantemente la realtà.
Tong Hongsheng partecipa all’esposizione con le tele a olio di The Still Life Series: oggetti preziosi emergono da uno spazio silenzioso e ultraterreno fluttuando tra l’appartenenza all’antica tradizione culturale cinese e la trasformazione in feticcio dell’era contemporanea.
La mostra prosegue all’esterno del padiglione, nel Virgin Garden, dove He Yunchang presenta l’installazione Seawater of Venice, un’opera che interagisce con il pubblico instaurando un meccanismo di condivisione di un bene comune attraverso regole accettate dalla comunità.
Guge Bricks è invece opera di Shu Yong e costituisce il tentativo di catturare tradizioni e cultura all’interno di un oggetto piatto come una mattonella.
“Transfiguration ” è l’immagine della Cina, un paese che sta subendo grandi trasformazioni in tempi rapidi; non stupisce dunque di assistere alla nascita di un panorama artistico cinese molto vivace e in grado ormai di interagire in ambito internazionale. Come afferma Wang Chunchen: “i soggetti dell’arte cinese non sono più una strada a senso unico, sono un intreccio che raccoglie in sé le esperienze che i cinesi hanno del mondo: sono un’aggregazione di tutti i sentimenti, i pensieri e le sfide; l’espressione esistenziale e psicologica della società.”
“Transfiguration”
Padiglione della Repubblica Popolare Cinese
55. Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia
Artisti: He Yunchang, Hu Yaolin, Miao Xiaochun, Shu Yong, Tong Hongsheng, Wang Qingsong, Zhang Xiaotao.
Commissari: China Arts and Entertainment Group (CAEG), Zhang Yu, Yan Dong.
Curatore: WANG Chunchen
Sede: Padiglione all’Arsenale
Articolo: Foto a cura di Romina Greggio Copyright © NonSoloCinema.com – Romina Greggio