“Pali” della Compagnia Scimone Sframeli

Da lassù il mondo è migliore

Chissà perché il mondo osservato dall’alto ci appare sempre migliore. La prospettiva sembra attribuire significati diversi alle cose, vestirle di un abito nuovo, più leggero, capace di rendere la realtà alla portata di tutti.

La sua visione ridimensiona la fisicità delle cose terrene, i relativi contenuti e ci permette di rileggere la vita con rinnovato ottimismo. Forse perché le cose piccole ci fanno meno paura? Oppure, più semplicemente, come sembra volerci dire Scimone, il mondo ci fa un po’ meno schifo dall’alto?

Certo, mai a nessuno verrebbe in mente di salire sui pali per reinterpretare la realtà, per trasformare le problematiche quotidianità in rinnovata speranza. E’ proprio questa la grande intuizione di Scimone e Sframeli: conferire all’elemento simil grottesco il grimaldello per scardinare il realismo dell’impianto drammaturgico, con una liricità, una leggerezza e un’accessibilità inconsuete nel teatro nostrano di oggi.

La Bruciata, Senzamani, Il Nero e l’Altro sono i quattro personaggi che, in fuga dallo strabordante individualismo sociale, dalla disarmante insofferenza verso il più debole, dall’avversione al diverso perché estraneo agli sterotipi di sistema, trovano rifugio liberatorio sopra ai pali. Quasi delle croci piantate nel mezzo del palcoscenico, sopra cui espiare e scrollarsi di dosso il peso insostenibile di un compromesso sociale che rifiutano con forza. Solo sui pali i quattro ritrovano finalmente dignità, autonomia d’espressione e, in poche parole, un habitat naturale in cui sentirsi liberi.

Lo spettacolo, in poco meno di un’ora, ci regala, è proprio il caso di dirlo, una rappresentazione che coniuga malinconia felliniana con riso amaro, simbolismo surreale al reale malcostume di un paese, a noi ben noto.
Il finale, poi, ci lascia, sospesi, con un quesito amaro e pungente che ancora rimpalla ossessivo nella mia testa: con questo cattivo tempo cosa pioverà?

PALI di Spiro Scimone – regia Francesco Sframeli
con Francesco Sframeli, Spiro Scimone, Salvatore Arena, Gianluca Cesale
durata 50 minuti
Teatro Aurora di Marghera
www.questanave.com