Personaggi del mondo dell’arte, galleristi, curiosi, artisti, hanno affollato le Nappe dell’Arsenale di Venezia per ammirare le opere dei 110 finalisti del 6° Premio Arte Laguna e vedere dal vivo le esibizioni delle cinque performance.
Appuntamento atteso per l’annuncio dei cinque vincitori assoluti che si aggiudicano ciascuno un premio in denaro di 7.000 euro:
per la sezione di pittura vince Cristina Gardumi di Brescia con “Notebook1, Sulla Mancanza” per la ricerca tecnica, stilistica, gli interessanti riferimenti ad esperienze dell’arte del Novecento ed il particolare taglio narrativo;
in Scultura il premio va al torinese Simone Bubbico, la sua opera “Ombra da camera” pone il problema della scultura contemporanea nel suo rapporto tra forma e contenuto, con richiami al classicismo, al gioco delle ombre, al pop e a una tradizione italiana che sembra non riuscire a liberarsi dal peso della storia.
Per la fotografia vince il tedesco Torsten Schumann con “Ton tun” per l’interessante rapporto tra l’architettura urbana e umana, reso nello scatto con voluta e ricercata ironia, tra i video e le performance viene scelto dalla giuria lo spagnolo Luis Bezeta con il video Norma Jeane is Marilyn per il taglio profondamente originale del lavoro e per il modo nuovo con cui viene utilizzata la video arte.
Per la nuova sezione di arte virtuale, supportata dall’azienda vicentina FOPE gioielli il premio viene assegnato alla cinese Amelia Zhang che con il suo Hello are you there? ha suscitato l’interesse dei giurati per la sua stimolante interpretazione e la contemporaneità della ricerca.
Sono stati inoltre assegnati i 24 premi speciali delle gallerie internazionali, il Premio Business for Art conferito a Elena Giustozzi dall’azienda STILE di Brescia, la pittrice di Civitanova Marche vince un premio in denaro di 8.000 euro e una collaborazione. Iinfine, tre special prize istituzionali (Tina B, Praga; Open, Venezia; Istituto Romeno, Venezia), che ospiteranno rispettivamente il duo minimun, Lia Wei e Zhang Quiang, Claudio Rivetti.
La stampa assegna invece la sua menzione speciale all’israeliano Marcus Shahar per la graffiante ironia con cui dipinge, attraverso un chiaro taglio filmico, una figura divenuta centrale nel sistema dell’arte, dai tratti controversi. Il video mette in evidenza tic e debolezze del personaggio “curatore”, smitizzandolo con leggerezza. A pari merito la menzione va al sudafricano, London based, Herhold Frank, per l’efficacia estetica, poetica ed evocativa del suo doppio ritratto femminile. L’immagine fotografica scivola a un tempo verso la pittura, grazie alla particolare grana pastosa, e verso il cinema, di cui richiama l’intensità di certe inquadrature e atmosfere.
Le opere vincitrici saranno esposte alle Nappe dell’Arsenale di Venezia fino all’ 1 aprile.
La mostra è ad ingresso gratuito e nelle tre domeniche di apertura si terranno gli “Arte Laguna Sunday Talks”, tre importanti appuntamenti aperti al pubblico con ingresso gratuito, durante i quali si succederanno visite guidate, dibattiti liberi, dialoghi con esperti dei nuovi media e confronti sul legame tra mondo dell’arte e quello del business.