Presentazione di una raccolta di poesie in lingua italiana e dialetto veneziano al Bistrot de Venise.
Ha avuto luogo nella cornice elegante ed accogliente del “Bistrot de Venise”, ristorante veneziano che si è fatto promotore di incontri culturali, la presentazione dell’ultimo libro di Tiziana Turchetto, la raccolta di poesie dall’emblematico titolo “Qua te vogio!” corredata da illustrazioni disegnate da Luciano Dall’Acqua.
L’incontro ha visto la presentazione del libro da parte di Federico Fontanella e Gustavo Gasparini, cui è seguita la lettura di poesie da parte di Franco Vianello e dell’autrice stessa.
Gasparini ha fornito una panoramica a volo d’uccello sulle tematiche che caratterizzano la raccolta –atmosfere oniriche, eros trionfante, sentimenti, ironia, commossa rievocazione di un passato lontano- invitando ad entrare in sintonia con l’autrice per riuscire a comprendere meglio le liriche.
Fontanella si è invece soffermato sul cammino letterario della poetessa emergente e ha descritto in dettaglio i filoni tematici attraverso i quali si struttura il libro.
Ha spiegato che la Turchetto ha iniziato a pubblicare solo di recente ma in modo costante, dato che ad oggi sono già stati editi 3 libri (Pensieri piccolissimi nel 2003, No go parole nel 2004 e Qua te vogio nel 2006). Questa trilogia è stata definita da Fontanella un “moderno e attualissimo canzoniere d’amore” poiché costituirebbe una sorta di “percorso d’amore” che l’autrice ha descritto in ogni tappa. La sua vis poetica è stata paragonata a quella del celebre “poeta novus” Catullo per la scelta di narrare un sentimento impetuoso, trascinante, totale, quasi un raptus, creando una poesia che investe il lettore e ne provoca la partecipazione emotiva. Così come Catullo, anche la Turchetto, infatti, sembra prediligere il desiderio inappagato e la ricerca continua che sono propri degli amori non corrisposti (come nelle poesie “Bruciapelo” o “Nutella”), rispetto alla conquista e al possesso dell’amore a lieto fine. Il tutto è espresso prevalentemente in componimenti brevi a carattere epigrammatico vivacizzati da un pizzico di ironia.
Fontanella ha infine accennato anche ad altre tematiche: non solo il sentimento, ma anche l’erotismo – ritratto attraverso una sensualità diffusa e leggera, tutta femminile- e la dimensione del ricordo personale legato all’infanzia e alla giovinezza a Venezia dove la poesia prende la strada del racconto intimistico.
L’autrice stessa è intervenuta ad integrare il discorso di Fontanella, specificando che i componimenti legati al ricordo sono detti “poesie della memoria” e rappresentano il nucleo di testi in dialetto veneziano (come “Piani alti”, “S.Margherita” e “El tabarro”), mentre un altro nucleo particolare è quello chiamato “favole e giochi”, contenente poesie che reinterpretano in chiave personale favole famose e giochi di bambini (come “Barbablu”, “Bella Addormentata”, “Nascondino”, “Mosca cieca”).
Dopo le letture, la conclusione è stata affidata all’interludio musicale condotto da Michele Brocca, autore di una riduzione in musica di due liriche della raccolta (“El cussinèo” e “El carèo”) cantate con l’accompagnamento di chitarra e armonica a bocca.
L’incontro ha avuto un sorprendente successo di pubblico, grazie anche all’atmosfera informale dell’ambiente e alla cordialità dei relatori, ed ha messo in luce un’autrice forse non tra le più rilevanti della Venezia di oggi rispetto all’uso del dialetto -ancora legato al fin troppo canonico topos dei ricordi- tuttavia capace di dar vita ad un originale connubio tra l’espressione del “nobile sentimento” e il gusto per l’ironia dagli esiti non scontati.
Bistrot de Venise, S.Marco, calle dei fabbri 4685. info@bistrotdevenise.com
Tiziana Turchetto, QUA TE VOGIO, Editoria universitaria, Venezia, 2006.Euro 10.