“SINGOLARE FEMMINILE” DI SVEVA CASATI MODIGNANI

L’altra metà del cielo

Sveva Casati Modignani, in “Singolare femminile”, racconta una storia semplice e complessa allo stesso tempo, dalle mille sfumature, come il carattere eclettico della bellissima protagonista: Martina Agrestis, «dolce e matta come un cavallo bizzarro, aggressiva e tenera, vagabonda eppure legata alle sue radici».

Il suo mondo è quasi interamente abitato da altre donne: le tre figlie, Giuliana, Maria, Osvalda e la madre Vienna; un unico Amore, Leandro Bertola, che sposerà solo ai suoi sessant’anni e tre compagni, i tre padri delle sue bambine, il primo, Bruno Biffi, da cancellare se non per averle donato la primogenita.

Il romanzo è quasi del tutto ambientato in un piccolo paese di provincia, Verteva, dove il comportamento libero e senza paura di giudizi della giovane Martina viene criticato fin dalla sua prima gravidanza a quindici anni. La protagonista, però, forte e determinata cresce le sue bimbe serenamente, mai sola, sempre guidata e aiutata dalla mamma Vienna. Anche quest’ultima, però, ha un segreto da rivelare alla figlia: il nome del vero padre: Stefano Ceppi; lei non ebbe il coraggio di svelarsi, cresciuta tra pregiudizi e pettegolezzi non riuscì a vivere il suo grande Amore, la sua passione, non potendo piangere nemmeno la scomparsa, in Russia, durante la guerra, del suo Stefano. Ormai, Martina, è grande, a sua volta madre e Ines Ceppi, sua nonna, vuole riconoscerla, vuole vivere vicino al suo unico legame con l’adorato figlio. Ines, Vienna, l’amica Adelaide Montini e Martina conservarono il segreto per sempre. Ines Ceppi, però, nel rispetto della discrezione e senza sconvolgere ulteriormente la vita della vivace nipote, le diede ciò che le spettava essendo nel sangue e nei modi una vera Ceppi; Martina visse, da quel momento, nell’agio senza bisogno di lavorare, dedicandosi unicamente alle sue tre figlie.

Giuliana, attrice affermata, imiterà la madre decidendo di crescere sola la figlia Camilla nata dal suo amore per Sante Sozzani con cui si riunirà solo ai suoi cinquanta anni dando la possibilità alla sua bambina, ormai adulta, di avere un rapporto con il padre con il quale condivideva la passione per l’arte. Maria, proprietaria di un chiosco di fiori, dopo un matrimonio, un divorzio e i suoi tre figli troverà un premuroso e affettuoso compagno nel farmacista Raul Draghi. Osvalda, dopo la morte della madre, capirà di aver sbagliato per aver sempre brontolato, osteggiato, criticato e giudicato le idee e la vita di Martina uno sciocco comportamento infantile che decide di abbandonare accettando la proposta di matrimonio di Galeazzo, creando con lui una nuova famiglia. Durante il Natale con le sue sorelle, Leandro, i nipoti, Galeazzo a casa della nonna Vienna, triste per la scomparsa della cara Martina, Osvalda riscopre sua madre che, nonostante il suo andare fuori copione e fuori dai sicuri schemi, era riuscita a creare una famiglia solida e unita.

Sveva Casati Modignani presenta i suoi personaggi alternando il loro passato con i racconti su loro presente, conferendo così un piacevole andamento alla letture e coinvolgendo il lettore con un linguaggio ben scelto e familiare.

S.Casati Modignani, Singolare femminile, Sperling & Kupfer, Trento, 2007, pp.454, € 18.00.