“SOUND BARRIER” di Amir Naderi

Per delimitare i confini del suono

Americana
È stata presentata all’interno della sezione Americana del Torino Film Festival la nuova pellicola del regista iraniano Amir Naderi, “Sound Barrier”.

La sezione Americana del Festival di Torino quest’anno ha offerto pellicole di vario genere, oltre ai preziosi lavori dei “Maestri dell’orrore”, e ai film di Herzog e Schrader, erano presenti delle pellicole dedicate al suono e alla musica. Questi ultimi, rappresentati dai film di Mangold Walk the Line, sulla vita del famoso musicista Johnny Cash, di Scorsese No Direction Home su Bob Dylan, e in maniera un po’ alternativa anche il lavoro dell’iraniano Naderi Sound Barrier.

Alla presentazione del film al cinema Massimo è stato lo stesso regista, infatti, ad avvisare gli spettatori sulla qualità e sulla difficoltà del suo lavoro. Una pellicola non facile da vedere che può mettere in seria difficoltà la calma e la pazienza, e lo stesso Naderi si è dimostrato aperto e solidale per tutti quelli che eventualmente avessero lasciato la sala prima della fine della proiezione. Oltre al regista, anche il giovane attore Charlie Wilson, per la prima volta a Torino, ha salutato il pubblico e ha ribadito la particolarità della pellicola. E come dar torto ad entrambi, Sound Barrier infatti, mette a dura prova lo spettatore.

Jesse, un giovane ragazzo sordomuto, ha la possibilità di scoprire cosa si nasconde dietro la misteriosa scomparsa della madre, speaker in una radio. Jesse ha con sé una lettera di un fedele ascoltatore del programma della madre che gli permette di risalire alle varie registrazioni della sua trasmissione. In una di queste puntate la madre si confida con gli ascoltatori, parla dei suoi problemi e del figlio e di come, in seguito ad un trauma, abbia perso l’uso della parola e dell’udito. Ma le difficoltà per Jesse sono appena iniziate, trovata la cassetta dopo un’estenuante ricerca, dovrà infatti trovare il modo per capire cosa contiene e finalmente dare un senso alla sua esistenza.

Il film si presenta muto, si sentono solo dei rumori di sottofondo, un fruscio, talvolta fastidioso, ma è questo il modo scelto da Naderi per far entrare lo spettatore nella dimensione del piccolo Jesse, per far capire il suo isolamento e la sua difficoltà. Solo dopo la prima ora arrivano le prime voci, è la registrazione della madre di Jesse che purtroppo lui non può sentire. Nonostante tutti gli sforzi compiuti dal regista per trovare il modo più efficace per rendere al meglio la condizione del giovane, non si è immersi totalmente in questo mondo così silenzioso da non sembrare vero.

Sound Barrier
USA, 2005, 35mm, 107′ B/N
REGIA, MONTAGGIO, SUONO: Amir Naderi
SCENEGGIATURA: Abou Barman, Heater Murphy, Amir Naderi
INTERPRETI: Charlie Wilson (Jesse), Frank Glaken
PRODUZIONE: Alphaville Films