Fuori Concorso
Ignàcio, detto Nacho, vive sin da piccolo in un monastero messicano che funge da orfanotrofio. Una volta cresciuto Nacho prende i voti e decide di indossare il saio; non avendo uno spiccato talento come frate (gli è capitato di officiare l’estrema unzione ad un anziano ancora vivo e vegeto), i confratelli lo confinano in cucina dove il buon Ignàcio tenta di fare il possibile per offrire ai bambini, a cui è molto legato, dei pranzi succulenti. Purtroppo l’unica cosa che passa per il convento, mai espressione fu più azzeccata, sono scarti di stufato e patatine vecchie di un giorno.
Nacho decide che è tempo di impegnarsi seriamente per procurare del buon cibo ai poveri orfani; prende questa decisione sia per il bene dei bambini, ma specialmente per impressionare la nuova arrivata, la angelica Sorella Encarnaciòn. L’unico talento che Nacho crede di possedere è quello di lottatore, di luchador. Convince così Esteban, nome di battaglia Esquelito, senzatetto dal fisico secco ma molto agguerito, a formare un tag team, una coppia di lottatori, e a partecipare ad un torneo per debuttanti.
I due fanno una figura terribile, ma risultano simpatici al pubblico; cominciano ad arrivare i primi soldi, ma le prestazioni sul ring rimangono inguardabili. Nacho è deluso, non voleva andasse così; il suo sogno era quello di sconfiggere il campione dei campioni, Ramses, guadagnare il rispetto di tutti e riscattare una vita fatta di delusioni e di persone che non l’hanno mai preso sul serio, e invece si ritrova a perdere contro una coppia di midget, i nani combattenti della lucha libre messicana. Quando Nacho Libre capirà, grazie all’amata Encarnaciòn, che è peccato lottare per la vana gloria, ma non lo è farlo per una buona causa, le cose andranno per il verso giusto.
Tratto da una storia vera, quella di Fray Tormenta, un frate che indossò la maschera da luchador diventando una figura leggendaria del wrestling messicano, Nacho Libre è l’opus numero due di Jared Hess, regista del fortunatissimo Napoleon Dynamite, che arruola uno fra i migliori interpreti comici sulla scena cinematografica, Jack Black. Ricalcando più o meno lo schema narrativo di Rocky, in chiave comica ovviamente, ma rifuggendo apertamente la metafora del sogno americano, Hess sforna un film decisamento buono. A livello tecnico, i ritmi del montaggio si adattano perfettamente ai particolari tempi comici di Jack Black, e la macchina da presa si muove sinuosa permettendosi, in un paio di occasioni, evoluzioni ardite per un film di questo genere. Un film che diverte, e stranamente, per Hess e Black, all’insegna dei buoni sentimenti. I due cattivi ragazzi si rifanno però inserendo nella sceneggiatura la storia d’amore, seppur platonico, decisamente politicamente scorretta fra Ignàcio ed Encarnaciòn. Incredibile la prova di Jack Black, versione canterina del compianto John Belushi, che da al film l’acqua della vita, e conferma una volta di più le sue formidabili doti da improvvisatore; da segnalare la buona prova del caratterista latino Hector Jimènez, secco come un’acciuga, sorriso cavallino sfoggiato a più riprese, nel ruolo di Esquelito.
Titolo originale: Nacho Libre
Nazione: U.S.A.
Anno: 2006
Genere: CommediaRegia: Jared Hess
Sito ufficiale: www.nacholibre.com
Cast: Jack Black, Efren Ramirez, Troy Gentile, Carla Jimenez, Ana de la Reguera
Produzione: Paramount Pictures, Black & White Productions
Distribuzione: UIP
Data di uscita: 17 Novembre 2006 (cinema)