Sanremo 2007 – La gara è aperta…arrivano le pagelle
Tra uno sbadiglio e l’altro sono passate le prime due serate di questo Festival della Canzone Italiana ormai arrivato alla sua 57° edizione. Qualcosa di interessante, tuttavia, si scorge all’orizzonte.
C’è chi parlava di Festival preistorico guardando i nomi dei campioni selezionati, chi invece non si poneva alcun problema e si lasciava intrigare dalla nuova puntata di Dr. House, che come un corvo nero aleggia sugli ascolti del Pippo nazionale. La prima serata ha registrato ascolti deludenti: 9.760.000 con il 44,82% per l’intera trasmissione andata in onda dalle 21,10 a dopo mezzanotte. Nella fascia del prime time 10.979.000 con il 37,94%.
Solo numeri? No, in realtà: Giorgio Panariello aveva registrato un ascolto pari a 13 milioni 61 mila spettatori con il 45,01%; Paolo Bonolis aveva superato i 16.599.000. L’interesse verso il festival si sa continua a scendere, ma questo non è forse dovuto anche a chi viene portato in gara? Basti pensare che nell’edizione targata Bonolis erano presenti sul palco artisti che avrebbero poi segnato le classiche di vendita di tutto l’anno (Negramaro, Renga, Le Vibrazioni, solo per citarne qualcuno).
Quest’anno vediamo sul palco cantanti che, indiscutibilmente, hanno una storia artistica alle spalle importante per il nostro paese e per la melodia in generale, ma chi comprerà i loro lavori discografici? I giovani sicuramente no. È ci si ritrova come ogni anno a cercare qualcosa di positivo (oltre alle effervescenti esibizioni della Hunziker) nelle interpretazioni e nelle scelte di rappresentazione ed esecuzione.
Milva, al suo quindicesimo Sanremo (un record!) interpreta con profondità la canzone scritta per lei da Giorgio Faletti “The show must go on”: voce rauca, imperfetta, malinconica, decadente, teatrale. All’insegna del teatro si può citare l’interpretazione di Tosca che “romana de Roma”, dopo l’esperienza teatrale sulla canzone romana, appunto, porta in scena “Il terzo fuochista” canzone scritta da Massimo Venturiello, una melodia insaporita da sonorità bandistiche, circensi, da artista di strada, piena di emozioni che vengono sottolineate dalle indubbie doti vocali della già vincitrice del Festival, in compagnia di Ron, qualche anno fa. Altri cantanti scelgono esibizioni teatrali con gusti e tonalità diverse: Cristicchi sale su una sedia e cerca di volare su una canzone segnata dalla denuncia sociale, ma che musicalmente sembra già sentita, non originale; Paolo Rossi con “In Italia si sta male” adatta le sue movenze comiche all’ironia scanzonata del brano inedito di Rino Gaetano; “La paranza” di Daniele Silvestri (presente negli annali con una delle performance migliori della storia di Sanremo con “Salirò”) inizia con un dialogo urlato in stile “mercato del pesce” per poi iniziare come un virus ad entrare nelle orecchie del pubblico, che già si vede nei villaggi turistici ossessionato da quell’astuta melodia; infine, Fabrizio Moro, possibile vincitore nella sezione giovani con la sua bellissima “Pensa”, che canta una richiesta di riflessione in un tempo dove sono sempre di meno le persone che pensano fino a dieci prima di premere un grilletto.
Ma passiamo alle note dolenti.
“Vivere normale” dei Facchinetti, anche se piena di orecchiabili stonature, ricorda troppo la hit di Elisa e Tina Turner “Teach me again”: provare per credere.
Al Bano dimostra di nuovo la sua estensione vocale: la conoscevamo già!
Antonella Ruggiero sempre più mistica, eterea. Imprendibile…appunto.
Zero Assoluto ripresentano una delle loro ballate sussurrate, che purtroppo sentiremo sussurrare da qualsiasi ragazzina nei più svariati punti della città (autobus, bar, librerie, negozi, ovunque…).
Zero Assoluto 2, ovvero Pquadro, che appena usciti dal reality della Maria nazionale (la De Filippi) non perdono tempo per copiare la versione “due bellocci” e per presentare anche loro una canzone che non è originale, ma abbastanza orecchiabile per le ragazzine 11/16 anni!
Per la serie “siamo la versione italiana di quel gruppo internazionale” vanno citati gli FSC e i Grandi Animali Marini: via al totososia!
Veramente poche le significative novità in campo musicale. Anche se la critica inizia a parlare di buone canzoni, sinceramente chi vi scrive trova difficile riuscire a condividere questa opinione. Tutto già sentito!
Qualcosa, interessante.