Sanremo 2014 – Terza Serata

Si apre la gara, Francesco Renga in testa

Dopo le tiepide serate di partenza, dove si è quasi più parlato delle gambe ancora testardamente dinoccolate delle Kessler e le doti d’avanspettacolo di Laetitia Casta, la gara entra nel vivo (o quasi) con una prima classifica provvisoria che, ormai per il secondo anno, peserà solo per il 25 percento sulla classifica finale che determinerà il vincitore sabato sera (un altro 25 conterà il televoto di sabato e il restante 50 percento spetterà al voto della giuria di qualità presieduta da Paolo Virzì).

Per ora, a guidare i 14 big è Francesco Renga con Vivendo adesso, ballata nelle corde del cantante bresciano, già vincitore del festival nel 2005 con Angelo, che la interpreta con la consueta potenza e perizia. L’altra favorita, Arisa, si piazza saldamente al secondo posto con Controvento, un bulldozer melodico impreziosito da strofe accattivanti che spiana la strada verso una possibile vittoria. Terzo a salire sul podio provvisorio è Renzo Rubino, certo meno in odore di incoronazione ma, non va escluso, possibile sorpresa dell’ultimo minuto se la giuria di qualità sceglierà di premiare la sua Ora, indubbiamente meno prevedibile degli altri capifila.

Stringono da dietro i Perturbazione, Rapahel Gualazzi e i Bloody Beetroots e Cristiano De Andrè, segno di un televoto che sembra finalmente capace di coniugare tradizione e innovazione e liberarsi del culto incontrollato delle nuove stelle da talent, quest’anno stranamente assenti dopo l’occupazione paramilitare delle ultime edizioni. È più probabile, però, che uno di loro si dovrà accontentare del Premio della Critica Mia Martini, riconoscimento di grande prestigio ma che li relegherebbe ancora all’interno di una riserva indiana, una sorta di carezza malinconica per il povero panda in via d’estinzione mentre il gattone ruffiano e coccoloso attira a sé tutte le attenzione.

Si fermano solo a metà Giusy Ferreri con i suoi ruggiti sfinterici, i raffinati arabesque vocali di Antonella Ruggiero e Noemi, che contro ogni prospettiva si ferma al nono posto. Lontani dalla vetta e da qualsiasi volata dell’ultimo minuto, chiudono la classifica Riccardo Sinigallia, Francesco Sàrcina, Giuliano Palma, Ron e Frankie Hi-Nrg.

A notte inoltrata, accompagnati dai gorgheggi del cuculo e lo scroscìo degli irrigatori notturni, si affacciano timidamente le ultime quattro nuove proposte in gara. Accedono alla finale Rocco Hunt, giovane talento delle periferie campane di appena diciannove anni che rappa l’amore per la sua terra e ne denuncia anche lo stato in cui versa in Nu juorno buono, e The Niro, la cui 1969 evoca suggestivamente lo sbarco sulla luna con un arrangiamento tra i più originali di quest’edizione. Tocca invece consolarsi con una giornata in spiaggia per Veronica De Simone e Vadim, la prima con una ballata che sarebbe già risultata datata nell’era pausiniana di inizio anni novanta. Il secondo, con l’autorità conferitagli da uno sciarpone di lana che penzola a mò di stola dal suo collo, si lancia in elucubrazioni tardive dal sapore anni trenta sulla meccanizzazione dell’era moderna. I titoli delle canzoni, Nuvole che passano e Modernità, sibilano rispettivamente come tremendo presagio e cinica contraddizione: entrambi eliminati.

La serata si apre con un omaggio dell’orchestra filarmonia della Fenice di Venezia a a Claudio Abbado, direttore d’orchestra e senatore a vita recentemente scomparso, ed è poi rallentata o arricchita, a seconda dei punti di vista, dalla coreografia di Dergin Tokmak, ballerino tedesco affetto da polio fin dall’infanzia che danza con l’aiuto di stampelle, il flash mob ben architettato di Shai Fishman e gli Acappella All Stars con un medley in salsa soul, una lunghissima esibizione di Renzo Arbore che monopolizza l’Ariston per una durata di oltre mezz’ora che avrebbe spaurato del tutto anche l’infinto leopardiano. Chiude lo straordinario cantautore irlandese Damien Rice che strega il teatro con la sua voce e chitarra, in una versione acustica delle hit Cannoball e The Blower’s Daughter. Domani agli artisti in gara toccherà cimentarsi con le hit della tradizione musicale italiana, accompagnati da ospiti d’eccezione. Si conoscerà anche il vincitore delle Nuove Proposte: la gara è ormai entrata nel vivo.

CLASSIFICA PROVVISORIA – TERZA SERATA
1 Francesco Renga, “Vivendo Adesso”
2 Arisa, “Controvento”
3 Renzo Rubino, “Ora”
4 Perturbazione, “L’unica”
5 Raphael Gualazzi e Bloody Beetroots, “Liberi o no”
6 Cristiano De André, “Il cielo è vuoto”
7 Giusy Ferreri, “Ti porto a cena con me”
8 Antonella Ruggiero, “Da lontano”
9 Noemi, “Bagnati dal sole”
10 Riccardo Sinigallia, “Prima di andare via”
11 Francesco Sarcina, “Nel tuo sorriso”
12 Giuliano Palma, “Così lontano”
13 Ron, “Sing in the rain”
14 Frankie Hi-Nrg, “Pedala”