E’ stato riconfermato anche quest’anno l’appuntamento veronese con il festival cinematografico Schermi d’amore. L’ottava edizione organizzata dal comune di Verona si svolgerà dal 16 al 25 aprile. Molte le sezione in cui snoda il festival e molti gli eventi collaterali di un’edizione che fino all’ultimo momento ha rischiato di non svolgersi, ma che è poi riuscita a superare ogni tipo di crisi (economica-politica-amministrativa) ed è ripartita grazie a nuovi sostegni finanziali.
L’evento più atteso di questo festival è sicuramente l’Omaggio dedicato a Vittorio Storaro, direttore della fotografia vincitore di tre premi Oscar per “Apocalypse Now” di Francis Ford Coppola, “L’ultimo imperatore” di Bernardo Bertolucci e “Reds” di Warren Beatty. In collaborazione col centro Sperimentale di Cinematografia e la Cineteca Nazionale, verranno proposti dieci film resi celebri grazie anche alla sua fotografia; il primo ad essere proposto ( in anteprima europea) è l’attesissima nuova versione “Director’s cut” di “Un sogno lungo un giorno” di Francis Ford Coppola, opera che per gli enormi costi fece fallire gli studi Zoetrope del regista americano, ma che per le scelte stilistiche sperimentali e innovative (soprattutto la fotografia di Storaro) è divenuto un cult per i cinefli. Evento collaterale al Festival è la mostra “Scrivere con Luce. Doppie impressioni tra fotografia e cinematografia” che raccoglie cento immagini di Vittorio Storaro selezionate da oltre quaranta film e raffrontate ai dipinti che hanno ispirato il celebre direttore della fotografia.
Insieme a Vittorio Storaro, l’attrice e regista italiana Eleonora Giorgi, il regista padovano Salvatore Samperi e ed il critico cinematografico messicano Nuria Vidal assegneranno il premo “Schermi d’amore” al miglior film della sezione Amori in (con)corso: a contendersi il premio nove film d’amore provenienti da tutto il mondo prodotti nell’ultimo biennio e inediti in Italia. Molte le opere prime. Dalla Spagna arrivano “Al sur del Granada” del maestro della commedia madrilena Fernando Colombo e “El lapiz del carpintero”, opera prima dell’attore e regista televisivo Anton Reixa, tratto dall’omonimo romanzo (best seller in Spagna) di Manuel Rivas. Dalla Germania invece Stefan Hillebrand e Oliver Paulus propongono il loro primo lungometraggio “When the right one comes along”, una storia d’amore tra una donna delle pulizie tedesca ed una guardia giurata turca; sempre dalla Germania Achim Von Borries, sceneggiatore del divertente e intelligente “Goodbye Lenin” presenta in veste di regista “Love in thought”. Il francese Benoit Mariane con “L’autre” porta sugli schermi un crudo melodramma dove l’ansia di diventare genitori fa naufragare un matrimonio. Una storia di amore e morte è quello che ci offre, invece, il regista statunitense Mike Bencivenga con “Hapy Hour”, sua opera seconda dopo il fortunato “Lovers in Love. “Marion Bridge” è invece l’opera prima della regista di origini tedesche Wiebke von Carolsfeld che da diversi anni lavora in Canada. Tornano a Schermi d’amore, dopo aver già presentato negli anni passati alcune loro opere, la regista cinese Ann Hui ed il coreano E J-Yong, che propongono rispettivamente un triangolo amoroso con “Goddess of Mercy” e una vicenda erotica con “Untold Scandal”.
Oltre al premio della giura internazionale questi film si contenderanno anche il premio Stefano Reggiani dell’Ordine dei giornalisti del Veneto e il Premio della giuria giovani.
Nella sezione Panorama numerosi sono i film interessanti per diverse ragioni. L’attore francese di fama internazione Daniel Auteuil (Un cuore in inverno, L’ottavo giorno, La ragazza sul ponte) è il protagonista di “Apres vous” del regista Pierre Salvadori; la donna con cui Daniel Auteuil è stato legato sentimentalmente per oltre dieci anni, l’attrice francese Emanuelle Beart, è la protagonista invece di “Les egares” del regista francese Techinè. La regista spagnola Luis Maria Guell porta sugli schermi invece una storia d’amore e di amicizia ricca di colpi di fulmine in “Nudos”. Molto attesa è l’anteprima nazionale di “Te doy mis ojos”, film del regista spagnolo Iciar Bollain, vincitore in Spagna di 7 premi Goya che uscirà nelle nostre sale a partire dal 23 aprile.
E’ immediatamente scomparso della nostre sale alcuni mesi fa invece, il primo film diretto da Eleonora Giorni con protagonista l’amica Ornella Muti , “Uomini & donne, amori & bugie”, e per questo motivo il festival lo ripropone. Dal best seller interazionale “Balzac e la piccola sarta cinese” il regista cinese Dai Sijie porta sugli schermi l’omonimo film. Del sud coreano Kim Ki-duk viene proposto “Bad Guy”, storia d’amore e violenza. Tra gli altri film in programma “Bad timing”, autentico cult degli anni ’80 all’insegna delle suggestioni figurative della secessione viennese sotto il segno di Klimt e Schile. Per il trentennale della scomparsa di Pietro Germi sarà infine riproposto in versione restaurata “Un maledetto imbroglio”.
Gli organizzatori del Festival, quest’anno hanno scelto di sostituire l’abituale sezione dedicata alla retrospettiva di un grande regista, con la sezione “Venezia, la laguna dei sentimenti”. Una rassegna che propone attraverso una decina di pellicole (sempre melodrammi e film sentimentali) un viaggio nella cinematografia che ha Venezia come protagonista o come sfondo. Si va da “Morte a Venezia” di Visconti a “Othello” di Orson Welles passando per “Anima persa” di Dino risi e “Romantici a Venezia” di Emmmer e Grass e molti altri ancora.
Un grande e multiforme contenitore pare essere la sezione “Amore-non fiction”. Oltre settanta i titoli presenti tra corti, medio e lungometraggi che si dividono in 3 sottosezioni: Il cinema documentario, Il cinema sperimentale e Danza filmata, con l’obiettivo di esplorare il sentimento dell’amore in tutte le sue forme e l’arte cinematografica in tutti i suoi linguaggi. Tra le Proiezioni speciali, la versione ristampata di “Je t’aime, je t’aime” di Alain Rensais, “Dracula pages from a virgin’s diary” di Guy Maddin e “Tempo d’estate” di David Lean.
Interessante è anche l’iniziativa speciale per la scuola media con una retrospettiva dedicata al cinema d’animazione della regista giapponese Fusalo Yusaki che terrà anche alcuni laboratori d’animazione con gli studenti.
Per finire “Occhi di donna- uno sguardo differente” è il titolo della sezione trasversale che, in collaborazione con l’Assessorato alle Pari Opportunità, propone film di donne che portano al cinema la loro visione, il loro sguardo differente da quello maschile. Una serata sarà infatti dedicata alla proiezione di due pellicole della regista iraniana contemporanea Rakhshan Bani-Etemad: “Nargess” e “The blue veiled”.