Torino 32.
Mercuriales è l’opera prima del regista francese Virgil Vernier realizzata con il sostegno del Torino Film Lab, struttura nata nel 2008 come laboratorio dedicato a talenti emergenti e che sostiene giovani filmaker di tutto il mondo attraverso attività di formazione e finanziamento alla produzione e alla distribuzione.
La vicenda di Mercuriales è ambientata a Bagnolet, nella periferia parigina, dove, affacciate alla tangenziale, ci sono due imponenti edifici che svettano, le torri gemelle del complesso Les Mercuriales, attorniate dal traffico e da palazzi di edilizia popolare. In questo luogo atipico, ultramoderno ma anche straniante, si incontrano le hostess occasionali Joane e Lisa e nasce un’amicizia spontanea. Lisa arriva dalla Moldavia sulle tracce di un’amica che non trova, Joane è francese e vive in un condominio fatiscente dove divide l’appartamento con una giovane africana, madre single di una bambina di nove anni.
Nel film si incrociano le quotidianità delle tre donne in un girovagare continuo che viene vissuto tra speranze e disillusioni, tra la speranza di una sistemazione sentimentale per la giovane africana (che poi sfocerà in un matrimonio) e le insoddisfazioni lavorative delle due ragazze. Joane e Lisa sono belle, attraggono gli uomini per la loro fisicità, ma è un’attenzione superficiale che le lascia deluse e che le porta a sviluppare un senso di frustrazione. Alla fine Lisa decide di tornare in Moldavia e il condominio dove hanno abitato viene demolito perché anche lì deve passare la modernità.
Il regista ha spiegato che con questo film ha voluto mostrare “la bellezza inusuale dei paesaggi suburbani, luoghi desolati con le loro torri erette verso il cielo come totem delle ideologie del ventesimo secolo”. E nel film si vede tutta la formazione documentaristica di Vernier che analizza i luoghi con uno sguardo oggettivo, freddo, le due torri sono incombenti, diventano sentinelle moderne di una realtà complessa dove può serpeggiare l’odio e la violenza.
E infatti non sono pochi gli inserti dove si raccontano le difficoltà delle periferie, dei flash dove il regista mette in evidenza le contraddizioni di luoghi dove trionfano la miseria e l’anonimato, e dove l’odio spesso nasce “dalla povertà, dalla frustrazione e dal rancore, dove le persone si sentono schiacciate dal piattume sconfinato, che ti porta alla pazzia e alla violenza”.
Un’opera dove le due protagoniste sembrano simbolicamente come le torri del Mercuriales che svettano seppur attorniate da un contesto difficile e poco rassicurante. E d’altronde è sintomatico che nel film si dica che Mercurio è il pianeta dove in un emisfero è sempre giorno, nell’altro sempre notte. E manca l’aria.
Il film ha vinto al Torino Film Festival il premio Fipresci con la seguente motivazione: “Perché unisce un originale senso di realtà, luogo ed estraneità con estro cinematografico e una poetica umanità multietnica”.
Date de sortie 26 novembre 2014 (1h44min)
Réalisé par Virgil Vernier
Avec Ana Neborac, Philippine Stindel, Jad Solesme plus
Genre Drame
Nationalité Français