Tib Teatro torna alla ribalta della scena con un nuovo, intenso, coinvolgente spettacolo che ha debuttato venerdì 14 giugno alle ore 20:30 nella suntuosa cornice dello storico Teatro del Giglio di Lucca, per la terza edizione del festival nazionale I Teatri del Sacro, promosso dalla Cei-Fondazione Comunicazione e Cultura e da Federgat.
Dopo il successo, nel 2011, di Io ti prendo per mano, Tib Teatro torna nel prestigioso cartellone, unica compagnia professionale veneta premiata e segnalata dalla giuria del Festival, con lo spettacolo PASSIONE, un progetto di Daniela Nicosia dal romanzo Passio Laetitiae et Felicitatis di Giovanni Testori, nel ventennale della morte dello scrittore lombardo, che vede in scena Maddalena e Giovanni Crippa, fratelli nella realtà, in un cortocircuito tra vita e teatro per una storia di intimità, di amori irregolari e visionari.
L’inferno della solitudine e il paradiso della Duità, tra questi due poli si dispiega la storia di Felicita, la “disaccentuata”, e della sua disperata ricerca d’amore. Un’esistenza intessuta di dolore, sconvolta dalla morte improvvisa, a soli diciotto anni, del fratello, amato così tanto da sfiorare l’incesto, dalla violenza sessuale subita, dall’innamoramento per il Cristo, col conseguente prendere i veli, e infine dall’amore per la giovane Letizia, grazie al quale Felicita conosce la felicità, solo per un attimo destinato a tradursi in tragedia.
Dolore, fatica e violenza compongono la via crucis della vita, in una vicenda blasfema e carnalmente mistica, in cui il rapporto religioso può apparire dissacrato, mentre racchiude, insieme all’invettiva, tutto lo strazio e l’umiltà della preghiera, in un costante dialogo con Cristo. Sullo sfondo il paesaggio umano di una Brianza di struggimenti e di miseria.
«In Passio Laetitiae et Felicitatis – titolo che parafrasa un testo della martirologia cristiana – romanzo, teatro e poesia, come scrisse Giovanni Raboni, “si fondono al calore di un plurilinguismo totale, che non coinvolge soltanto il lessico ma anche i generi, approdando ad una sorta di Wort-Ton-Drama”, che nell’idioletto di Felicita, misto di latino, francesismi, lombardo e lingua del seicento, unisce il colto al popolare, dando vita ad un prorompente impasto linguistico, che dona corpo, spessore e straordinaria forza comunicativa alla parola. Parola che è essa stessa corpo, con le lacerazioni e il sangue ad esso connesso.
Parola-corpo, – che contiene l’urgenza di essere pronunciata, che già sulla pagina è grido – che, oltre ai profondi interrogativi testoriani sul senso ultimo dell’esistenza presenti nel romanzo, ha fatto nascere in me, come negli interpreti, la necessità di metterla in scena, di declinarla col linguaggio del teatro, che è voce e corpo insieme. Una parola che comprende e abbraccia il dolore, una parola che è passio, passione nel suo significato originario di travaglio, pena, sofferenza, sia nell’atto dell’essere scritta che in quello dell’essere proferita.
Questo rapporto tra colui che scrive e colei che è scritta, mi ha guidata nella scelta di due interpreti, che, a prescindere dai generi, incarnino quella parola, dandole voce. Maddalena e Giovanni Crippa, entrambi uniti dall’unicità di quella lingua, ci raccontano magistralmente la storia di Felicita, in una scena scarnificata, sezionata dai tagli di luce, su cui sola riverbera il segno di una croce.» Daniele Nicosia
Lo spettacolo è una produzione Tib Teatro, I Teatri del Sacro, Fondazione Teatri delle Dolomiti, tratta dal romanzo Passio Laetitiae et Felicitatis di Giovanni Testori, un progetto di Daniela Nicosia che ne cura drammaturgia e regia, in scena Maddalena Crippa e Giovanni Crippa, scene Gaetano Ricci, costumi Silvia Bisconti, disegno luci Stefano Mazzanti, luci e suono Paolo Pellicciari, elementi coreografici Laura Zago, assistente alla regia Alberta Tosi, direttore di scena Luigino Marchetti, realizzazione scene Luigi Bortot, assistente ai costumi Federica De Bona, sartoria Atelier Raptus&Rose, editing audio Piero Bolzan – Audiogruppo, amministrazione Vania Bortot, segreteria e ufficio stampa Lara Sacchi.