Sette le opere prime in concorso per il premio della critica: “Family Game” di Alfredo Arciero, “Goodbye Mr Zeus” di Carlo Sarti, “Il 7 e l’8” di Ficarra-Picone-Avellino, “La ragazza del lago” di Andrea Molaioli, “Le ferie di Licu” di Vittorio Moroni, “Nessuna qualità agli eroi” di Paolo Franchi, “Notturno bus” di Davide Marengo.
Ulteriori riconoscimenti saranno assegnati da una giuria della stampa, composta da giornalisti italiani, francesi e tedeschi; da una giuria dei giovani; dal pubblico che all’uscita dalle sale attribuirà “l’amilcar” – appellativo idiomatico per designare la vittoria, come a Cannes si dice “palmares” – al film preferito.
Il panorama presenterà alla Francia i nostri successi più recenti quali “Commedia sexy” di Alessandro D’Alatri, “Manuale d’amore 2” di Giovanni Veronesi, “Mio fratello è figlio unico” di Daniele Lucchetti, “La masseria delle allodole” di Paolo e Vittorio Taviani, “Le chiavi di casa” di Gianni Amelio, “La sconosciuta” di Giuseppe Tornatore.
Da segnalare anche la programmazione di “[Mineurs” (minatori) di Fulvio Wetzl e Valeria Vaiano al quale ha collaborato Armando Lostaglio, vicepresidente della Cinit.
Quest’anno, tra le varie iniziative per la diffusione della nostra cultura, Villerupt tiene a battesimo “Il clown innamorato”, primo libro su Roberto Benigni mai pubblicato in Francia.