Continuano le Master Class della 54° edizione del Taorminafilmfest. Ieri è stata svolta la terza lezione che ha avuto come docente il celebre sceneggiatore e regista Paul Schrader, protagonista di un one-man show cosi come definito dal direttore del festival Deborah Young, preferendo un incontro da solo con il pubblico. Dopo un escursus sull’inizio della carriera e l’isolamento volontario (passando nottate a dormire nella propria macchina) che ha portato alla nascita di Taxi Driver e alle successive visite in analisi da uno psicanalista, Schrader espone il suo nuovo progetto, un film sulla vecchiaia: un agente della CIA che va in pensione, con problemi psicologici, scopre che un uomo che l’aveva torturato a Beirut sta morendo. Entrambi si incontrano, ma scoprono di aver perso la propria ideologia, la propria fede. Una lezione di cinema psicologica, sui modi di risolvere un problema, sul cinema che sta morendo e sul mondo che sta cambiando.
La giovane attrice Valeria Solarino ha intrattenuto i giovani studenti al Campus pomeridiano, raccontando, con timidezza, episodi ed esperienze della propria vita e dei film interpretati.
_ Tra i film proposti nel pomeriggio il turco Times and winds di Reha Erdem il tempo gira intorno al minareto, scandito dai cinque ezan, i richiami della moschea alla preghiera. Un film poetico che, con la maestria della fotografia e il contesto naturale dei luoghi in cui è girato, tende l’occhio al Kaos dei Taviani e L’albero degli zoccoli di Olmi.
The Aquarium di Yousry Nasrallah (concorso Mediterranea), regista visto già l’anno scorso a Taormina, ritorna con un inconsueto film notturno sul Cairo, dove si nascondono i sentimenti e le emozioni dei personaggi, mentre si manifestano apertamente gli argomenti politici e le usanze sessuali, come in un acquario dove tutti i pesci vivono insieme, ma potrebbero morire se lo stesso si rompesse.
Una “caramella” invece il film The wall di Mohammad Ali Talebi, iraniano, un racconto divertito di una ragazza che vuole diventare un attrazione da circo a cavallo di una moto girando ripetutamente nel “muro della morte”. Ma la legge iraniana non permettendo che una donna possa portare una moto, renderà difficile la vita della protagonista e della propria famiglia che dovrà inventarsi una eccezionale idea per aggirare l’ostacolo.
_ La serata, condotta dalla affascinante Lorena Bianchetti, prosegue con la consegna del Taormina arte award a Paolo Villaggio e Paul Schrader e la proiezione del film capolavoro Mishima che ha mantenuto al teatro antico solo una sessantina di aficionados del genere.