Nomi di fama internazionale per un nuovo anno di intensa produttività, nel segno degli autori più amati dal pubblico: da Puccini a Verdi, da Mozart a Čajkovskij. In estate tournée in Finlandia
Il 2009 del Teatro Massimo si articolerà attraverso undici titoli in abbonamento, nove opere e due balletti, e vedrà il ritorno della lirica al Teatro di Verdura. Parallelamente si svolgerà una Stagione Sinfonica con otto appuntamenti, fra cui un’opera in forma di concerto. Il cartellone è anche quest’anno fra i più ricchi della produzione lirica italiana, raggiungendo quasi le cento giornate di spettacolo, fra opere, concerti, danza e manifestazioni appositamente ideate per gli studenti
In programma alcuni classici del melodramma e opere di più rara esecuzione, una delle quali in prima rappresentazione a Palermo. Elemento unificante sarà l’analisi dei rapporti sentimentali che trainano la drammaturgia dal tardo Settecento in poi. Tali veri protagonisti, incarnati dalle voci liriche, non sono mere raffigurazioni di personaggi storici o immaginari ritratti nell’agire delle loro vicende biografiche, ma valgono da metafora infinitamente variabile dei legami d’amore, di reciproca dipendenza, delle inquietudini e delle situazioni di emotività che, palesati nelle trame operistiche, possono essere altrettanto verificati nel vivere quotidiano di ciascuno spettatore. Ogni opera, dunque, offrirà non solo occasione di svago ed evasione nell’arte, ma anche la possibilità di rispecchiare se stessi in ciò che i personaggi pronunciano e agiscono sulla scena, permettendo di scoprire una realtà sfaccettata e complessa.
L’inaugurazione avrà luogo sabato 23 gennaio con Lohengrin di Richard Wagner, opera assente da oltre quarant’anni da Palermo, città dove il 2 agosto 1939 – al Teatro dei Diecimila – ebbe luogo la prima rappresentazione italiana in lingua tedesca.
Il nuovo allestimento, in coproduzione con il Carlo Felice di Genova, è affidato a Hugo de Ana, uno dei più interessanti registi d’opera di oggi, di cui tutti apprezzano le stimolanti letture drammaturgiche legate a una idea visiva sontuosa e mai banale. Sul podio uno specialista del repertorio romantico tedesco come Stefan Soltesz, così come per il ruolo del protagonista, affidato al tenore serbo Zoran Todorovich; Elsa sarà Martina Serafin – apprezzata interprete a Palermo del ruolo di Genoveva per l’inaugurazione 2006/2007; il ruolo di Ortrude è affidato a Marianne Cornetti, quello di Telarmund a Sergei Leiferkus.. Considerata l’ampiezza della partitura, l’orario di inizio della serata inaugurale è fissato eccezionalmente alle ore 18.30 (orario di inizio identico per tutte le repliche alle ore 18.30, eccetto per il Turno D alle ore 17.30; repliche fino al 31 gennaio).
Seguirà (21 febbraio – 1 marzo) il più noto e amato titolo di Francesco Cilea, Adriana Lecouvreur la celebre attrice ammirata da Voltaire, protagonista di una pièce di Scribe e Legouvé da cui Arturo Colautti trasse il libretto per il compositore calabrese che, nel corso della sua carriera, fu anche direttore del Conservatorio “Vincenzo Bellini” di Palermo. Frequente fino agli anni Sessanta, Adriana Lecouvreur ha scontato l’ostracismo della critica che ha colpito un po’ tutto il teatro musicale italiano del primo Novecento. L’elegante sensibilità dell’opera di Cilea è stata da sempre apprezzata invece dal pubblico grazie all’interpretazione di illustri primedonne del passato come Magda Olivero e Raina Kabaivanska – protagonista dell’ultima produzione palermitana nel 1996; che oggi hanno passato idealmente il testimone a un’altra grande cantante e interprete come Daniela Dessì. Accanto a lei Fabio Armiliato nel ruolo di Maurizio e Ildiko Komlosi quale principessa di Bouillon; Michonnet sarà il baritono Alberto Mastromarino. Sul podio torna dopo alcuni anni Donato Renzetti, mentre lo spettacolo è una storica produzione dell’opera di Roma con le scene di Ettore Rondelli e i costumi di Maria de Matteis; la regia è di Giulio Ciabatti.
Il 16 aprile (repliche fino al 23 aprile) debutta a Palermo Die tote Stadt (“La città morta”), capolavoro del compositore austriaco Erich Wolfgang Korngold, opera del 1920 che proietta gli ultimi echi del tardo romanticismo in piena temperie espressionista mitteleuropea. Allestire La città morta è operazione tutt’altro che facile, in considerazione delle sollecitazioni culturali che scaturiscono dal soggetto e dal clima in cui nacque l’opera: scritta nel 1920 è ispirata al racconto simbolista Bruges la morte di Rodenbach e riflette forti influenze di Maeterlinck e di Poe. Il libretto fu scritto sotto pseudonimo dal compositore stesso e dal padre, famoso critico musicale, successore di Hanslick alla “Neue Freie Presse”. Artista di precocissimo genio, cresciuto nei primi anni del Novecento a Vienna, Korngold fu fortemente influenzato dal sinfonismo mahleriano e dall’idioma armonico di Richard Strauss, nonché da Puccini, al quale l’autore dedicò un’esecuzione privata dell’opera stessa. Mai rappresentata a Palermo, Die tote Stadtverrà proposta con la direzione di Will Humburg; il tenore John Treleaven vestirà i panni del protagonista Paul, il soprano Nicola Beller Carbone quelli di Marie e Alexandru Agache quelli di Frank. L’allestimento, in coproduzione con La Fenice di Venezia, è affidato a un maestro dell’eleganza quale Pierluigi Pizzi che guiderà lo spettatore in questo viaggio fra sogno e realtà in cui il dolore di Paul per la moglie scomparsa si stempera, e si intensifica in un alternarsi di visioni allucinatorie e di suggestioni nebulose. La vicenda intimista e personale assume una connotazione simbolica di una società travolta dagli eventi bellici e stordita in un dolente e confuso dormiveglia.
Dal 10 al 17 giugno invece l’umorismo venato di cinismo del Così fan tutte di Wolfgang Amadeus Mozart. Sul podio un grande specialista mozartiano quale Hubert Soudant; nel cast alcuni fra i più interessanti artisti dell’ultima generazione, fra cui Maria Luigia Borsi (Fiordiligi), Elena Zhidkova (Dorabella), Laura Giordano (Despina), Andrea Concetti (Don Alfonso), Vincenzo Taormina (Guglielmo) e Celso Abelo (Ferrando). L’allestimento proviene dalla New Israeli Opera di Tel Aviv con la regia di Marco Gandini, le scene di Italo Grassi, i costumi di Silvia Aymonino.
Prima di partire per la Finlandia, dove il Teatro Massimo è stato invitato dal prestigioso Festival operistico di Savonlinna, la lirica tornerà sul palcoscenico all’aperto del Teatro di Verdura (5-9 luglio) con la riproposta di Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni nel tradizionale abbinamento con Pagliacci di Ruggero Leoncavallo. L’allestimento è quello firmato da Lorenzo Mariani e Maurizio Balò che ha debuttato nel 2007 al Massimo, è andato in tournée in Giappone e ripartirà appunto a fine luglio, insieme a I Puritani,per la Finlandia, dove le tre opere andranno in scena nel bellissimo spazio teatrale del castello di Olavinlinna dal 28 luglio al 1 agosto.
Sul podio Paolo Arrivabeni, apprezzato direttore del Trittico pucciniano dello scorso maggio, mentre fra i cantanti ci sono Zoran Todorovich e Silvio Zanon per Cavalleria; Susanna Branchini, e Fabio Previati per Pagliacci.
Per la ripresa autunnale, dal 19 al 27 settembre, torna sulla scena del Teatro Massimo la commovente vicenda della Madama Butterfly di Giacomo Puccini, in una edizione proveniente dalla Finnish National Opera, presentata anche con vivo successo in Giappone nel 2002. Nel ruolo di Cio-cio-san il soprano cinese Hui He, fra le più apprezzate interpreti pucciniane di oggi. Al suo fianco il tenore Massimiliano Pisapia e il baritono Fabio Capitanucci, sul podio il palermitano Gabriele Ferro. L’allestimento è firmato da Lorenzo Mariani e Maurizio Balò.
L’ultima parte del 2009 è all’insegna di Giuseppe Verdi, di cui vengono presentati due titoli: il più raro Simon Boccanegra (23-29 ottobre) e il celeberrimo Rigoletto (22 novembre – 2 dicembre).
Il primo è una coproduzione con il Teatro Comunale di Bologna, dove ha aperto la stagione lo scorso anno. Assente da Palermo dal 1982, viene qui presentato con un cast totalmente rinnovato che si avvale di grandi interpreti come Roberto Frontali, Amarilli Nizza, Ferruccio Furlanetto, Walter Fraccaro, Silvio Zanon. La regia, essenziale e elegante, è firmata da Giorgio Gallione. Sul podio il direttore francese Philippe Auguin, frequente ospite della Scala e dei maggiori teatri europei.
La produzione di Rigoletto sarà invece quella firmata da Pierluigi Samaritani creata per il Regio di Parma nel 1987, diventata ormai un classico, tanto che il Festival Verdi la ripropone in questi giorni a cura di Stefano Vizioli. Protagonisti a Palermo saranno Leo Nucci nel suo ruolo più celebre, Roberto Aronica e Norah Amsellem. Sul podio Keri-Lynn Wilson.
Gli appuntamenti di danza della prossima stagione propongono due titoli che hanno segnato la storia del balletto, Romeo e Giulietta e La bella addormentata, e confermano il lavoro costante del coreografo e direttore del Corpo di Ballo del Teatro Massimo, Luciano Cannito, per offrire al pubblico palermitano i grandi capolavori del passato,accanto a nuove creazioni, che collocano la realtà produttiva del nostro teatro tra i primi in Italia.
Romeo e Giulietta sarà una nuova creazione di Cannito, che ne cura regia e coreografia, per la travolgente energia e la morbida sensualità dell’étoile palermitana, Eleonora Abbagnato. Sulle celeberrime note di Prokof’ev, i costumi di Alessandra Facchinetti porteranno una ventata di glamour, eleganza e innovazione, e, insieme alla raffinata scenografia di Italo Grassi, saranno la cornice di questa nuova versione della storia d’amore più famosa del mondo.
Di tutt’altro segno l’altro grande appuntamento con la danza. La bella addormentata, su musica di Caikovskij, è il balletto classico accademico per antonomasia e sarà rimesso in scena da Irina Kolpakova, una delle sue mitiche e storiche interpreti. La Kolpakova, oggi maître principale dell’American Ballet Theater, riprodurrà fedelmente la versione originale creata a San Pietroburgo nel 1890 da Marius Petipa appositamente per il Marimskij e mai uscita dal repertorio di questa celebre compagnia, Il Corpo di Ballo del Teatro Massimo sarà pertanto l’unico ensemble italiano a presentare la versione originale.
Particolare importanza riveste la nuova stagione sinfonica 2009: sul palcoscenico, all’Orchestra del Teatro Massimo guidata da celebri direttori quali James Conlon e Jeffrey Tate si alterneranno due compagini internazionali come l’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo con Jurij Temirkanov e la Israel Philharmonic Orchestra con Riccardo Muti. Fra gli ospiti al fianco dell’Orchestra del Teatro, anche artisti di confine, beniamini di un pubblico meno tradizionale, come la cantante israeliana Noa, l’eclettico performer Elio e il compositore e pianista Giovanni Allevi.
Peculiare richiamo avranno le serate del 20 e 22 marzo con la presenza di Andrea Bocelli nel Faust di Gounod, eseguito in forma di concerto, del quale verrà realizzata anche un’incisione discografica. Al suo fianco nel ruolo di Mefistofele, il basso Roberto Scandiuzzi, mentre Margherita sarà interpretata dal soprano Alexia Voulgaridou. L’Orchestra del Teatro Massimo vedrà sul podio uno specialista del repertorio francese quale Michel Plasson.
Dopo la felice esperienza dello scorso anno, sono state rafforzate le sinergie con l’Associazione Siciliana Amici della Musica, quest’anno con una formula differente. Nel 2009 infatti l’Orchestra del Teatro sarà ospite al Politeama Garibaldi per quattro concerti al fianco di due artisti straordinari quali il violoncellista Mischa Maisky (26 e 27 marzo 2009) e il pianista Alexander Lonquich.(5 e 6 novembre).
Anche nel nuovo anno, forti dell’ampio gradimento che hanno avuto fino ad ora le iniziative del Teatro a favore dei giovani e giovanissimi, sarà prestata una particolare attenzione alla programmazione de La Scuola va al Massimo, con un un’attività che spazia dall’opera alla danza, alla manipolazione del linguaggio musicale attraverso codici più familiari ai ragazzi, a percorsi didattici propedeutici alla fruizione consapevole degli spettacoli.
Per i più piccoli sono in programma fiabe in musica, sezioni dedicate alla danza e alla voce, attività didattiche e laboratori, visite ai laboratori scenografici di Brancaccio, prove di regia e due grandi spettacoli Il flauto magico e W Verdi in cui saranno impegnate l’orchestra, il coro,e il corpo di ballo della Fondazione. In particolare, Il Flauto Magico, nella riduzione ed elaborazione dell’originale di Giulio Ciabatti, segnerà una stretta collaborazione con il Teatro Franco Zappalà, dove avranno luogo le rappresentazioni , quattro delle quali riservate al loro pubblico tradizionale, mentre le altre 8 saranno dedicate esclusivamente alle scuole.
Per i più grandi, invece, con l’obiettivo di creare l’abitudine a individuare nel Teatro un punto di riferimento fugando la preoccupazione che sia un luogo inaccessibile, si svilupperanno delle azioni volte a valorizzare la convergenza del teatro musicale con altre espressioni della cultura attraverso modalità più consuete ai giovani. Quindi le opere in cartellone e i concerti di musica da camera saranno un pretesto per aprire le porte del Teatro ad incontri con artisti e registi, a visite guidate in palcoscenico, a mostre fotografiche, ad una estemporanea di pittura e, per finire, ad un happening in cui i protagonisti saranno gli studenti che avranno svolto un lavoro di approfondimento su un titolo del cartellone. Al termine tutti gli elaborati prodotti nel corso dell’anno verranno utilizzati per la realizzazione di una pubblicazione.
Per i giovani sono state individuate delle condizioni di accesso facilitate oltre che in termini di preparazione anche in termini economici con “speciale studenti” che prevede lo sconto del 50% per i giovani sotto i 25 anni di età nei turni S e nei concerti e nell’abbonamento a 5 opere in cartellone (Die tote Stadt, Romeo e Giulietta, Madama Butterfly, Rigoletto, La bella addormentata)
Anche quest’anno verrà attivata la collaborazione con altre istituzioni cittadine, il Corso di laurea in discipline della musica (DIM),, il Conservatorio di musica e l’Accademia di Belle arti.
“La Scuola va al Massimo” è organizzata in collaborazione con il Ministero della Pubblica Istruzione, dell’Università e della Ricerca, – Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia – Ufficio Scolastico Provinciale di Palermo, e riceve il sostegno di un importante marchio della moda palermitano, Giglio.