The Company è un meraviglioso film sul balletto moderno ed il suo legame sinestesico con i colori, i simboli, la natura più profonda dell’uomo.
La compagnia di balletto guidata da Macolm Mc Dowell ( il pazzo stupratore di “Arancia Meccanica” di Kubrick) è composta da giovani artisti legati alla danza per passione: dormono in camerate per risparmiare sull’affitto, viaggiano da un posto all’altro intrecciando storie d’amore “protette” ( il consiglio del coreografo a fine scena è sempre di usare il preservativo), si alternano nei ruoli primari fra litigi e amarezze di breve durata. In questo variegato universo ripreso spesso in presa diretta ( la telecamera ad 8 mm, l’omonimo film docet), gli interpreti principali non sono i ballerini ma la dinamica dei loro flessuosi corpi in movimento: questo è un film per amanti della danza, chi non apprezza il gioioso scalpitare dei corpi sulla musica se ne astenga, si annoierebbe perché la storia d’amore tra Neve Canpbell ed un aiuto chef è soltanto un pretesto per far discorrere di sé e della danza, estrema padrona del palcoscenico.
Due i momenti esaltanti di tutto il film, che ci aiuta a capire come si muovono i ballerini e questo mondo forgiato da muscoli e tensione: il “pas à deux” di Neve con il primo ballerino sotto la pioggia e l’intero balletto finale del serpente cobalto. Nella prima sequenza Neve sprigiona (senza controfigure, e si vede) una superba potenza nella leggerezza con cui si fa condurre in questo passo da amanti struggenti. Scivola fra le braccia di lui mentre la folla applaude stupita coperta dagli ombrelli per la pioggia: il vento ricopre il palcoscenico di foglie morte e New York sembra Parigi in autunno, quasi sul languore che conduce all’inverno.
Il serpente cobalto, gigante del balletto finale, apre le fauci dopo un arcobaleno di colori proiettato dalle luci mentre trasportato dai ballerini come un dragone, disegna cerchi concentrici di labirintica memoria. Dalla sua enorme bocca escono malcapitati mimi dipinti di colori elementa(l)ri, copricapo da joker impazziti, facce bistrate di bianco e di viola. Neve, la prima ballerina, è fantasticamente vestita da dragone ma inciampa e viene sostituita prima che lo spettacolo sia finito. I dettami dello “show must go on” non la risparmiano ma nulla della tragicità antica viene fuori: lei si allontana felice col suo chef e la coreografia è salva.
Un deliquio di colori serpeggia fra queste forme danzanti che lasciano lo spettatore affamato d’estetica estatico di fronte a tanto fulgore così ben amalgamato.
Regia: Robert Altman
Cast: Neve Campbell, Malcolm McDowell, James Franco
Genere: Commedia
Nazione: USA/Germania 2003
Distribuzione: Medusa