Ogni supereroe esiste per difendere e proteggere la propria città dal crimine. Batman ha Gotham City, Superman ha Metropolis, Spirit ha Central City.
Il rapporto di Spirit con questa sua città è patriottico. Central City rappresenta per lui la donna che non lo tradirà mai, la sua protettrice, la sua arma contro il male. E Spirit possiede un ampio catalogo di conoscenze su donne e crimine.
Il regista Frank Miller, visionario creatore di classici come Sin City, 300, Il ritorno del cavaliere oscuro, ha portato il genere del film fumettistico a un orgoglioso livello artistico, adattando per il grande schermo la serie The Spirit, creata dal geniale Will Eisner (New York 6 marzo1917 – 3 gennaio 2005), pioniere dei moderni fumetti americani.
Il connubio tra Miller e l’opera di Eisner ha prodotto un brillante risultato innovativo. La pellicola fonde una narrazione fantastica con effetti in CGI. Il piano dei realizzatori è stato, sin da subito, ambizioso, richiedendo di utilizzare per tutta la produzione la tecnologia del green screen e programmi digitali d’avanguardia.
Miller, appena ha cominciato a lavorare alla sceneggiatura, si è circondato della tavole di Eisner, che aveva poco più di vent’anni quando la sua penna ideò Spirit, un eroe mascherato estremamente elegante, con tanto di cappello, impermeabile e una inconfondibile cravatta rossa, segno distintivo del suo spirito furfante.
Non era un milionario, né un alieno, né aveva una doppia vita, un tempo era stato un poliziotto, Danny Colt, ucciso in servizio. Il corpo di Danny era stato portato all’obitorio, dove un coroner devastato dall’odio, Octopus, lo usò come cavia per alcuni suoi esperimenti criminali. Danny, ignorando il come, tornò in vita, con una dote straordinaria: è capace di ricevere colpi micidiali e guarire in termini brevissimi. I suoi stessi poteri li possiede anche Octopus, la sua nemesi, il caos contro l’ordine di Spirit.
L’ispirazione profonda di Miller ha portato alla realizzazione di un’opera simpatica, per i suoi dialoghi brevi e dettagliati, come fossero le strisce del fumetto, per la fisicità dei protagonisti che rispecchia le immagini eroiche dei disegni, per la fotografia fumettistica, che ravviva le sequenze con una luminosità da cartoon.
La tavolozza dei colori ha tratto la sua gamma di sfumature dal racconto della sceneggiatura, ha sfruttato le luci e i costumi, giocando, quindi, un ruolo determinante in fase di post produzione.
The Spirit racconta una storia in sé per nulla originale: di supereroi che lottano contro malavitosi ne sono colme edicole e cinema. Quello che rende questo film diverso è la prepotente ironia, l’umorismo irriverente dei personaggi, esaltati dalla bravura dei loro interpreti.
Il supereroe è interpretato da Gabriel Macht (Una canzone per Bobby Long), che non sfora una tonalità, dando voce alle battute asciutte e misurate di Spirit, eroe dongiovanni, che si crogiola tra bellezze mozzafiato.
Le coprotagoniste sono un elemento imprescindibile per il successo di The Spirit, munite di una carica sensuale esagerata e di uno charme fatale, come fumetto impone: da Silken Floss (Scarlett Johansson), la gelida aiutante di Octopus; Sand Saref (Eva Mendes), il primo amore di Spirit, nonché ladra che ama solo le cose luccicanti; Ellen Dolan (Sarah Paulson), figlia del commissario di polizia, un tempo era stata fidanzata con Denny Colt; Plaster of Paris (Paz Vega) cantante esotica, non si sa mai cosa aspettarsi da lei; Lorelei (Jaime King), l’angelo della morte subacqueo.
_ Il regista ha apportato allo script due innovazioni, rispetto al fumetto. Una è Octopus, che nella serie originale era rappresentato solo da un paio di guanti bianchi; Miller ha voluto mostrare il personaggio completo, reinventandolo in un ruolo da medico legale assolutamente folle, con il volto di Samuel L. Jackson.
L’altra è il personaggio di Morgenstern, una poliziotta cadetta a dir poco esilarante, che ha il volto di Stana Katic.
L’elaborato lavoro della sceneggiatura è riuscito a mantenere costante una voluta contemporaneità antica, patinata, che non può non affascinare. Miller ha assemblato elementi della moda di epoche diverse. Ha vestito i suoi attori con abiti estremamente eleganti, d’altri tempi per gli uomini, sexy per le donne; i taxi sono eleganti sedan degli anni Cinquanta, il tutto collocato in un ambiente fatto di cellulari ultra moderni, giubbotti antiproiettile e clonazioni.
Si può solo dire che i cuori degli avventurosi, amanti del genere, verrà trafitto da questo eroe mascherato e dalla sua cravatta rossa, svolazzante nella notte.
Titolo originale: The Spirit
Nazione: U.S.A.
Anno: 2008
Genere: Azione, Drammatico
Durata: 108′
Regia: Frank Miller
Sito ufficiale: www.mycityscreams.com
Sito italiano: www.sonypictures.it/film/thespiritCast: Scarlett Johansson, Samuel L. Jackson, Eva Mendes, Gabriel Macht, Paz Vega, Jaime King, Sarah Paulson, Stana Katic, Johnny Simmons
Produzione: Lionsgate, Odd Lot Entertainment
Distribuzione: Sony Pictures Releasing Italia
Data di uscita: 25 Dicembre 2008 (cinema)