Torino Film Festival 2006
Ventiquattresima edizione dell’appuntamento torinese, tra retrospettive e novità, dal 10 al 18 novembre 2006.
Dipinto con toni entusiastici dalla stampa specializzata internazionale torna il Torino Film Festival, da ventiquattro anni appuntamento che miscela il passato, il presente e il futuro del cinema sotto la sapiente direzione di Giulia D’Agnolo Vallan e Roberto Turigliatto.
Ecco le sezioni e le anticipazioni sul programma dell’edizione 2006:
Concorso Internazionale Lungometraggi – È la sezione principale del Festival, dedicata alla ricerca e alla scoperta dei nuovi autori del cinema contemporaneo. Nel 2005 sono stati premiati Odgrobadogroba / Gravehopping di Jan Cvitkovič e Utsukushiki-Tennen / Nuages d’hier di Tsubokawa Takushi (miglior film ex aequo), Police Beat di Robinson Devor (premio speciale della giuria), Be With Me di Eric Khoo (migliore regia).
Concorso Spazio Italia – Dedicato alla produzione italiana indipendente (in pellicola o in video), questo concorso si è affermato fin dalle origini del Festival come un punto d’osservazione privilegiato per seguire l’evoluzione dei giovani filmmakers, luogo di scoperta e confronto intorno a un “altro” cinema possibile. Nel 2005 il premio è stato assegnato a Acqua di Mauro Magazzino.
Concorso Doc 2006 – Dedicato al documentario italiano in pellicola o in video, questa sezione ha accompagnato negli ultimi anni il processo di rinnovamento e rinascita del documentario in Italia, contribuendo a anticipare una nuova ondata che sta trasformando la produzione italiana. I vincitori del 2005 sono stati Il Canto dei Nuovi Emigranti di Felice D’Agostino e Arturo Lavorato e Balordi di Mirjam Kubescha (miglior documentario ex aequo), Lavoratori di Tommaso Cotronei e Ciro e Priscilla di Fabiana Sargentini (premi speciali della giuria).
Concorso Spazio Torino –
Dedicata ai filmmakers e videomakers residenti in Piemonte, questa sezione offre la possibilità di una ricognizione a tutto campo sulla produzione indipendente locale. Nel 2005 sono stati premiati Miriam – Variazioni di Gaia Russo Frattasi (miglior film) e Danza d’Agosto di Fabrizio Bonci (menzione speciale)
Fuori Concorso e Omaggi –
Questa parte del programma intende offrire, in modo multiplo ed aperto, un punto di vista critico sullo stato del cinema contemporaneo, sia di fiction che documentario, portando a Torino, i momenti più intensi e significativi della produzione dell’anno, i suoi “punti forti” autoriali, di tendenza, di geografia, di genere. E, allo stesso tempo, continuare a seguire il lavoro più recente dei registi che sono stati importanti nella storia del Festival. Costruito liberamente nel corso del lavoro di selezione, questo spazio può prevedere omaggi a cineasti del passato o contemporanei su cui vogliamo concentrare l’attenzione, ma anche punti di osservazione su un paese o una tendenza particolare all’interno di una cinematografia, così come nel 2003 il Focus sulla Malesia, nel 2004 lo sguardo lanciato sul cinema cinese più indipendente e sconosciuto o il Focus sulle Filippine realizzato l’anno scorso, in cui si è messo in cortocircuito il lavoro di un cineasta da scoprire come Lav Diaz, insieme a quello del grande maestro degli anni Sessanta-Settanta e Ottanta, Lino Brocka.
Americana X – Nata per offrire una sorta di lettura parallela, eccentrica, meno omologata, di quello che succede nel cinema USA, ha presentato in passato – uniti in uno stesso programma – il lavoro di filmmakers diversi tra loro come Martin Scorsese e Tobe Hooper, Robert Altman e Brian Yuzna, Clint Eastwood e Steven Soderbergh, Robert Frank e Robert Duvall e Errol Morris, Spike Lee e Fred Wiseman, John Waters e Abel Ferrara, David Lynch, Curtis Harrington e Amir Naderi.
La sua idea portante è quella di riflettere (sul)le tendenze e variazioni del cinema americano più vitale, visionario e curioso – lungo o corto, fatto per il cinema o per la TV – quello che non ha paura di rigenerarsi in formati diversi, come hanno fatto John Carpenter, John Landis, Joe Dante, Dario Argento e Mick Garris nei film di un’ora realizzati per la serie Masters of Horror, di cui Americana ha ospitato la prima mondiale nel 2005.
Detours – Questa nuova sezione del Festival (inaugurata nel 2003) intende esplorare i percorsi del cinema contemporaneo, le onde imminenti e le deviazioni estetiche più feconde che ne stanno trasformando la geografia e le forme di produzione, anche sotto la spinta delle nuove tecnologie e delle nuove forme di diffusione. Senza alcuna limitazione di genere (fiction, non fiction), durata (lungo, medio, corto metraggio) e formato (pellicola, video, digitale) si delinea qui il nuovo “laboratorio” del cinema mondiale sia nelle punte autoriali sia nelle contaminazioni di genere e commerciali. Detours accompagna il cammino e le svolte dei cineasti da sempre più vicini al Festival ma soprattutto vuole lasciarsi sorprendere dai nomi nuovi, dalle scoperte inattese. Oltre a programmi speciali dedicati a corti e mediometraggi, al documentario o alla non-fiction, troveranno posto anche miniomaggi a cineasti e piccole monografie su tendenze e movimenti.
Retrospettive –
La reputazione internazionale delle retrospettive torinesi si è ormai affermata da tempo per l’accuratezza che porta alla
presentazione integrale dell’opera del cineasta, per la qualità delle copie proiettate e dei libri che accompagnano gli omaggi, come anche per gli incontri con gli autori che si svolgono durante il festival. Per l’edizione di quest’anno sono previste retrospettive dedicate a Claude Chabrol (seconda parte), Joaquín Jordá e Robert Aldrich.
Torino Film Festival
10-18 novembre 2006
Sedi ancora da definire
www.torinofilmfest.org