“Utz” di Bruce Chatwin

Le ossessioni di una vita nell'ultimo romanzo di Chatwin

Utz è un romanzo breve, l’ultimo scritto da Chatwin prima della precoce morte (avvenuta all’età di quarantotto anni) per AIDS, ma è soprattutto una perla per la precisione della scrittura e la brevità dello svolgimento. Forse dietro a questo romanzo ambientato a Praga c’è una vera visita dello scrittore nella città ceca per conto di Sotheby’s e dietro ai panni di Utz, riservato cultore di raffinate porcellane, un reale collezionista.

Utz è un collezionista atipico. Si diverte a comprare soltanto porcellane di Meissen, la sua grande passione, quasi unico motivo della sua permanenza in una Praga piegata dal regime comunista. “Si tratta di un uomo che si è rovinato la vita aggrappandosi alla sua meravigliosa collezione di statuine di Meissen tra gli orrori della seconda guerra mondiale e i primi anni dello stalinismo” dice Chatwin. Ma la storia di Utz è una sorta di giallo mascherato con l’eleganza caratteristica dello scrittore inglese.

Il romanzo si apre con il funerale del protagonista, il 10 marzo 1974, al quale partecipano soltanto Martha, la governante e un amico, con continui disguidi sull’ora della funzione. Poi Chatwin racconta la sua vita e la sua smodata passione per le porcellane, da quando nasce in lui la scintilla del collezionismo, ai primi acquisti importanti, ai suoi giochi politici, quasi esclusivamente dettati dalla necessità di salvaguardare la propria collezione.
Il narratore di questa storia un po’ magica, che talvolta si perde con facilità nelle leggende praghesi e nei particolari tecnici delle porcellane, è uno scrittore al quale è stato commissionato una articolo “sulla passione che l’Imperatore Roolfo II nutriva per le collezioni di oggetti esotici”. E’ lui ad incontrare Utz, è sempre lui a raccontare la sua vita e a svelare poi il mistero delle porcellane scomparse. Sì, perché Utz è d’accordo con le autorità a lasciare la sua collezione, una volta morto, ad un museo praghese, un passaggio dal privato al popolo, ma quando è il momento di prendere le porcellane il museo non trova niente. Con il mistero delle porcellane lo scrittore scopre anche alcuni retroscena particolari sulla vita del collezionista e di Martha, rivelandoci un personaggio davvero interessante e lontanissimo dalla figura metodica e a volte scontata del primo Utz.

Tutto questo raccontato con una prosa scarna, priva di abbellimenti inutili ma non per questo priva di una sua peculiare eleganza.
Praga è lo sfondo decadente per una storia immobilizzata nella vita di un uomo dedito ad una passione che lo prende più di qualunque altra cosa, capace anche di cambiare e di giungere ad un atto estremo, inaspettato da chi spende una vita in un museo privato e inaccessibile come una torre d’avorio.

Bruce Chatwin, Utz, Adelphi, Milano, 2005, pp. 129, euro 8,00.