Nell’anno del bicentenario verdiano, la Fondazione Toscanini di Parma firma un nuovo progetto formativo nel nome del Maestro di Busseto. Si chiama “Verdi Reloaded” e andrà in scena per le scuole medie giovedì 10 gennaio all’Auditorium Toscanini di Parma alle ore 11.15.
Lo spettacolo vede il coinvolgimento dell’Orchestra Regionale dell’Emilia Romagna, diretta da Alessandro Nidi, delle voci soliste di Valentina Vitti (soprano), Yung Seung Hwan (tenore) e di Roberto Recchia (voce recitante), impegnati in una selezione di arie e sinfonie verdiane. In scena un Giuseppe Verdi, omonimo e pro-nipote del compositore, impegnato a capire se sia possibile al giorno d’oggi una carriera operistica come quella del suo illustre antenato.
In Italia da più di una decina d’anni il mondo dell’opera ha iniziato a rivolgersi ai giovani, basti citare progetti riuscitissimi come “Opera Domani” dell’As.Li.Co (giunta alla XVII edizione), o le attività didattiche del Carlo Felice di Genova, o ancora del Regio di Parma. Ma, come sempre, ogni operazione o iniziativa ha modalità di approccio e sviluppo diverse, pur condividendo lo stesso obiettivo.
“Noi vogliamo partire dalla fine – spiega Roberto Recchia – ovvero da quando un immaginario pronipote di Verdi decide di scoprire la ragione della fama del geniale bisnonno. Noi lo assecondiamo: prendiamo la sua biografia, alcune sue lettere, articoli di giornale attraverso i quali mettiamo a fuoco il carattere del personaggio, di un uomo che ha intrapreso l’ardua avventura di vivere con caparbietà e anticonformismo. Della sua vita è impregnato il suo lavoro, ricco e succulento, dove poesia e realtà sono un tutt’uno: ecco perché il teatro di Verdi ha in sé una forza straordinaria”.
Si parla di veri e propri arrangiamenti a senso doppio: arie verdiane come fossero canzoni, e canzoni d’oggi “verdianamente” affrontate. Così accadrà che “Noi siam zingarelle” sarà carico di blue note alla Dave Brubeck, e che il Preludio del Simon Boccanegra abbia un sound blues.
Non nascondo di essermi divertito mentre creavo un’atmosfera ‘tangosa’ per ‘Addio al passato’ della Traviata – ammette il direttore d’orchestra Alessandro Nidi – e a trasformare l’Ave Maria dell’Otello in una lenta ballade. L’irresistibile ‘Tutto nel mondo è burla’ del Falstaff, l’ultima opera di Verdi che si affaccia sul Novecento, l’ho fatta riscrivere ad un trio di compositori di quel secolo che portano il nome di Ravel, Stravinskij e Schönberg. Spingendo ulteriormente l’acceleratore, ho trasformato in stile klezmer la Sinfonia del Nabucco, prendendo come pretesto la vicenda legata alla storia ebraica. Ed è incredibile come, modificandola leggermente, ‘Di Provenza il mare, il suol” diventi sorprendentemente una splendida canzone di Bob Dylan”.
Info:
Maggiori informazioni alla pagina Educational del sito della Fondazione Toscanini: http://www.fondazione-toscanini.it/it/educational/home/menu-id-79.html