Esiste un termine, mutuato dal linguaggio informatico, che negli ultimi tempi è spesso usato al cinema: reboot; in pratica le operazioni di spegnimento e riavvio del sistema. Pratica che ha trovato applicazione anche al cinema, prima con 007, poi con il Michael Myers di Halloween, per arrivare, buon ultimo, al Jason Voorhees di Venerdì 13, che decide di rilanciarsi in grande stile e per un grande pubblico – dopo 11 sequel estenuanti – sotto la direzione di Marcus Nispel e la produzione di Michael Bay. Ma sotto il sole, poco di nuovo.
A partire dal plot: ragazzi che vanno in campeggio con intenzioni deprecabili, della serie, sesso, droga e rock‘n’roll, vengono sterminati da un energumeno con maschera da hockey, che ha dalla sua un’infanzia difficile. Quando Clay viene a cercare la sorella scomparsa, i piani di Jason si complicano.
97 minuti di mattanza, urla e rumori, scritti da Damian Shannon e Mark Swift sotto la supervisione del creatore della serie Sean Cunningham, in cui il copione scritto e tradotto mille volte, e non solo per la serie ufficiale, non si lascia scalfire e prova ad affidarsi al linguaggio degli appassionati moderni.
Ma in realtà di ripartenza, a differenza di quanto riportato dalle dichiarazioni, non c’è traccia, se non nel pretesto narrativo; e chiunque abbia visto un episodio della serie, o lo abbia “capito” tramite Scream, può prevedere tutto dalle intenzioni moralistiche (su cui non s’ironizza neanche un po’) ai meccanismi di tensione, ormai fin troppo abusati. Uniche novità sono il ritmo veloce e sostenuto dell’horror moderno e un paio di assalti sotto il sole (anche se il migliore resta quello della ragazza bruciata dentro il sacco a pelo).
Il resto della sceneggiatura si limita a sfruttare il taglio da serial moderno (non a caso il protagonista compare nel teen horror televisivo Supernatural) e non fa molti sforzi nemmeno nell’ingegnosità degli omicidi, per non parlare dell’antipatia dei personaggi e dell’auto-celebrazione di Jason; sforzi che non compie neanche Nispel, che si limita ad accelerare la velocità degli otturatori, a contrastare la fotografia di Daniel C.Pearl e a irrobustire il montaggio (di Ken Blackwell) e i decibel.
In pratica spalma belletto su un cadavere, lasciando che gli attori restino nell’anonimato televisivo da cui provengono. Tanto i fans della prima ora si possono ritenere soddisfatti e quelli nuovi non vedranno mai la differenza con un qualunque altro slasher su piazza (se non per il budget). Potenza del marchio Bay.
Titolo originale: Friday the 13th
Nazione: U.S.A.
Anno: 2009
Genere: Horror
Durata: 97′
Regia: Marcus Nispel
Sito ufficiale: www.fridaythe13thmovie.com
Sito italiano: www.cinema.universalpictures.it/…
Cast: Jared Padalecki, Danielle Panabaker, Amanda Righetti, Travis Van Winkle, Derek Mears, Aaron Yoo, Julianna Guill, Willa Ford, Ryan Hansen
Produzione: Crystal Lake Entertainment, MTV Films, New Line Cinema, Paramount Pictures, Platinum Dunes
Distribuzione: UIP
Data di uscita: 13 Febbraio 2009 (cinema)