“Joe” di David Gordon Green

Padri, figli e fucili

Venezia 70. Concorso
Joe è un duro dal cuore tenero, a capo di una squadra di abbattitori di alberi. Un giorno assume nel suo team Gary, un ragazzino di quindici anni in cerca di indipendenza economica ed emotiva da un padre alcolizzato e manesco. Sono due lupi solitari che hanno dovuto imparare a cavarsela da soli nella vita, ma anche con un profondo bisogno di avere qualcun altro che non li lasci soli in un mondo spietato ed egoista.

Adattamento dell’omonimo romanzo di Larry Brown, uno degli ultimi autori della grande tradizione letteraria del sud, Joe non riesce a liberarsi dei molti cliché che ne imprigionano la storia. Lo sceneggiatore Gary Hawkins, che nel 2002 ha realizzato un documentario sul romanziere del Mississippi a prova dell’amore che nutre per la sua opera, ripropone stancamente molti dei grandi temi della narrativa americana senza rielaborarli con originalità.

Abbiamo il guerriero solitario più amico dei cani che degli uomini, la famiglia disfunzionale tra botte e abusi sessuali, il padre putativo che vuole salvare il giovane da un destino segnato. Ci sono molti modi di raccontare la stessa storia e renderla comunque nuova e accattivante, ma Gordon Green si limita ad annaspare dietro un copione che già di suo osa ben poco.

“Joe è la storia degli ultimi resti dell’era dei cowboy”, spiega il regista; “volendo presentare la giustapposizione de nostro personaggio con questo mondo, ho cercato di trovare un equilibrio fra elementi del genere western, archetipi degli Stati Uniti del sud e un pizzico di America moderna delle piccole città”.

Disattesi tutti i buoni propositi, il risultato è sonnecchioso e scontato. Cinema indipendente solo a livello produttivo, ma quanto mai impigliato in ritriti canoni hollywoodiani nella sostanza. E Joe così non si libera mai dalla sua sagoma di stereotipo per diventare vero personaggio, qualcosa di più di un joe qualunque.

Per capire quanto diversamente poteva essere realizzato il film, consigliamo l’ottimo Mud, il film di Jeff Nichols presentato a Cannes che vede come protagonista ancora il talento in crescita Tye Sheridan, bambino del sud sempre alle prese con due uomini rudi dal cuore d’oro. Simili premesse, risultati agli antipodi.

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Titolo originale: Joe
Nazione: USA
Anno: 2013
Genere: Drammatico
Durata: 117′
Regia: David Gordon Green
Cast: Nicolas Cage, Tye Sheridan
Produzione: Worldview Entertainment, Dreambridge Films, Muskat Filmed Productions, Rough House Pictures
Distribuzione: WestEnd Films
Data di uscita: Venezia 2013