Venezia72: “Tharlo” di Tseden Pema

Un film di formazione tra le montagne tibetane

Orizzonti 2015

Tharlo è un pastore. Della sua infanzia non gli è rimasto più nulla, nemmeno il nome, che neanche lui ricorda, nonostante la sua memoria di ferro. Per tutti, infatti, lui è ormai semplicemente “Treccia”. Treccia di capelli: il segno più caratteristico del suo volto.

La sua vita è molto semplice, potremmo definirla monotona: quarant’anni, mai una donna. Una quotidianità popolata unicamente dal suo gregge e che si sviluppa con lo sfondo ossimorico delle montagne del Tibet e lo squallore urbano della zona edificata della provincia di Qinghai.

Tutto questo fino a quando, un giorno, si reca in paese dal barbiere e lì conosce una donna: incontro che gli cambierà la vita e che lo condurrà nel più classico dei viaggi alla ricerca di se stesso. Un film di formazione, lo potremmo definire. Quel processo che da sempre accompagna il bambino dallo stadio di innocenza verso una progressiva “corruzione” causata dalle brutture del mondo. Un processo naturale ma che, fino ad allora, non aveva coinvolto Tharlo, da sempre confinato nel suo microcosmo.

Il pastore ora vuole indagare il mondo, vuole conoscerne i segreti, spingersi oltre le montagne che da sempre sono unico palcoscenico delle sue giornate. Ma il viaggio sognato dall’uomo e dalla ragazza non è che metafora di un percorso ben più complesso che porterà un’autentica rivoluzione nella sua vita. Non da un punto di vista concreto, tangibile, ma umanamente, portandolo a capovolgere ogni sua certezza.

Titolo originale: Tharlo
Nazione: Cina
Anno: 2015
Genere: Drammatico
Regia: Pema Tseden

Cast: Shidé Nyima

Data di uscita: Venezia 2015 – Orizzonti