“Vestire gli ignudi” di Luigi Pirandello

Martedì 20 aprile alle 20.45, al Teatro Verdi di Padova, il Teatro Stabile del Veneto presenta la nuova messa in scena di Vestire gli ignudi di Luigi Pirandello. Interpreti: Gaia Aprea, Anita Bartolucci, Alberto Fasoli, Max Malatesta, Giovanna Mangiù, Paolo Serra, Enzo Turrin. Regia di Luca de Fusco. Le scene sono di Fabrizio Plessi, i costumi di Maurizio Millenotti, le musiche di Antonio Di Pofi e le luci di Gigi Saccomandi. Vestire gli ignudi è una coproduzione di Teatro Stabile del Veneto e Nuova Scena - Arena del Sole - Teatro Stabile di Bologna. Lo spettacolo resterà in scena fino a domenica 25 aprile.

dal 20 al 25 aprile 2010 – TEATRO VERDI – PADOVA

Teatro Stabile del Veneto, Nuova Scena – Arena del Sole – Teatro Stabile di Bologna

Vestire gli ignudi

di Luigi Pirandello

con Gaia Aprea, Anita Bartolucci, Alberto Fasoli, Max Malatesta, Giovanna Mangiù, Paolo Serra, Enzo Turrin

regia Luca De Fusco – scene Fabrizio Plessi costumi Maurizio Millenotti – musiche Antonio Di Pofi luci Gigi Saccomandi

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Una ragazza sfortunata, che ha vissuto amori sbagliati e vicende travagliate, si suicida, ma mentre agonizza compie un atto incredibile per una persona che sa di non avere un futuro: concede un’intervista in cui si “rappresenta” in modo molto diverso dalla realtà, creando una immagine di sé nobile ed edificante. La ragazza viene poi salvata dalla morte e, sopravvivendo, prova a essere non se stessa ma il personaggio che ha raccontato di essere. Purtroppo la finta Ersilia, questo il suo nome, che tutti avrebbero rispettato se fosse morta, non regge il peso della realtà e per vedersi restituire l’onore perduto, è costretta a suicidarsi davvero, questa volta con successo. Potrebbe essere una storia del nostro tempo: Ersilia, se non fosse per il suo nome demodé, sembra una cugina della ragazza inglese che ha recentemente venduto alla Tv la diretta della propria agonia, fino al termine dei suoi giorni. L’unica differenza, che rende questo intreccio ancora novecentesco e non contemporaneo, sta nel “mezzo”. Ersilia concede l’intervista fatale ad un quotidiano e non alla televisione. Ciò non toglie sapore profetico al copione pirandelliano che intuisce in grande anticipo come il nostro tempo verrà irrimediabilmente influenzato dalla forza dei mezzi di comunicazione di massa.

Deve infatti esserci qualcosa di irresistibile che spinge le persone a “rappresentarsi”, a raccontare i propri moti più intimi in pubblico, ovviamente travisandoli per l’occasione. Da questa riflessione nasce l’idea di De Fusco di raccontare Vestire gli ignudi come un “reality show”. Un’idea semplice ed efficace che trova la sua chiave di lettura nelle scenografie affidate ad un artista come Fabrizio Plessi che le danno un valore astratto ed universale. Plessi è un artista noto in tutto il mondo che ha inventato un modo creativo e sottilmente teatrale e fantasioso per usare il mezzo più inflazionato del nostro tempo: il video. La persona giusta per allestire questo particolare “reality show” come una magica metafora, misteriosa, sospesa tra antico e moderno, come un film in bianco e nero. Protagonista di questa particolare messa in scena di Vestire gli ignudi è Gaia Aprea, una giovane attrice che lavora, però, da molti anni con il Teatro Stabile del Veneto, e che oggi affronta – dopo numerosi personaggi goldoniani, classici ed elisabettiani – un’autentica tesi di laurea dando voce all’impegnativa figura di Ersilia, creata da Pirandello pensando ad Eleonora Duse.

Biglietti: Platea: interi € 27; ridotti € 23; giovani € 15 – 1° ordine: interi € 24 ; ridotti € 21; giovani € 12 – 2° ordine: interi € 22; ridotti € 19 e giovani € 10 – Galleria: interi € 10; ridotti € 8 e giovani € 7
Per informazioni e prenotazioni 049/87770213-8777011