“Viaggio in Paradiso” di Adrian Grunberg

La Universidad del Crimen

Un chiassoso inseguimento apre il sipario di questo prison-movie a passo di salsa, dove Driver (Mel Gibson), un pregiudicato in fuga vestito da clown e il suo complice, sono alle prese con le forze dell’ordine statunitensi. Dopo uno strabiliante salto sullo stampo di Fast and Furious, nel tentativo di oltrepassare la frontiera messicana, Driver, unico sopravvissuto, si ritroverà al centro di una falla burocratica.

A chi andrà il detenuto? Sfortunatamente per il fuggiasco indenne, la polizia messicana a un debole per le ingenti quantità di denaro, se pur sporco, e ironia della sorte proprio sul sedile posteriore del veicolo sono adagiati due fruscianti milioni di dollari.
Così, contro la volontà degli yankee, il neo-galeotto viene rinchiuso ne “El Pueblito”, una prigione infernale dove una una vasta gamma di realtà criminali si scontrano 24 ore su 24. Di certo, non un luogo facile per un outsider come Driver, che riuscirà a sopravvivere grazie all’aiuto di qualcuno che sa il fatto suo: un bambino di 10 anni.

Con il titolo originale di How I spent my summer vacation, questo film può considerarsi una commedia dura accompagnata da forti brezze di denuncia.
Attraverso gli occhi di un condannato al turismo, entriamo per 95′ minuti in una vera e propria società dietro le sbarre, dove i detenuti hanno il pieno controllo, la droga viene apertamente commerciata dall’interno all’esterno, e chiunque può fare visita in qualsiasi momento, a patto di pagare le guardie.

Lo sforzo del dipartimento di architettura, gli scenografi e la direzione artistica, hanno portato alla ricostruzione impeccabile del ex “Centro de Readaptacion Social de la Mesa”, più conosciuta come “La universidad del crimen”: un incubo di violenza, corruzione e sovraffollamento, caratteristico di molte delle prigioni del Messico.
Inoltre, immaginare Mel Gibson per questo ruolo è stata “cosa buona e giusta” ,
poiché l’attore, un po per bravura un po per i suoi trascorsi, a portato sul set la verità su quell’ambito sporco e isolato dalla società quale il carcere; un mondo di imprevisti e probabilità che si fonde con la rassegnazione di animi troppo stanchi
per sperare ancora in una finestra aperta in un bagno.

Tuttavia, da Quella sporca ultima meta a oggi, l’interesse di queste pellicole a “quattro mura” non è mai cambiato; il mutamento di un individuo potenzialmente pericoloso che riscopre antichi gesti di umanità che pensava smarriti in chissà quale parte della sua memoria. E così, senza volere, una regia che cerca forzatamente di scimmiottare sanguinari duelli tarantiniani, si ritrova d’improvviso in un semplice viaggio nel paradiso della paura, del disgusto e del malaffare.
Un film da spogliare lentamente quindi, senza cadere in modo troppo repentino nel pregiudizio e amareggiarsi già nelle prime sequenze.
E poi… non siete curiosi di sapere se i nostri eroi riusciranno ad andare in vacanza?

Titolo originale: How I Spent My Summer Vacation
Nazione: U.S.A.
Anno: 2012
Genere: Azione
Durata: 95′
Regia: Adrian Grunberg
Sito ufficiale: www.summervacationmovie.co.uk
Cast: Mel Gibson, Peter Stormare, Bob Gunton, Dean Norris, Scott Cohen, Patrick Bauchau, Stephanie Lemelin, Daniel Giménez Cacho, Tom Schanley, Gustavo Sánchez Parra, Jesús Ochoa, Zak Knutson, Sofía Sisniega, Tenoch Huerta
Produzione: Airborne Productions, Icon Productions
Distribuzione: Eagle Pictures
Data di uscita: 01 Giugno 2012 (cinema)