Vivi achì – Vivere qui
Vivi achì – Vivere qui. Mostra fotografica sui muri delle case di Villacaccia di Lestizza (Udine) dal 18 agosto 2009. A cura di Angelo Bertani. Immagini selezionate da Paolo Comuzzi. Sede Associazione Culturale Colonos.
La “bassa” friulana è un reticolo afoso di minuscole, fitte borgate di case basse e antiche, lungo strade tutte uguali e mai rettilinee. Un di queste borgate riserva la sorpresa di offrire un museo vivo: sui muri lungo la strada maestra di Villacaccia sono affissi una cinquantina di poster. Sono le riproduzione delle fotografie che nell’arco di almeno cento anni le famiglie della borgata hanno custodito gelosamente nelle loro case. Oggi, superando l’innata ritrosia friulana, le hanno tolte dai cassetti convinti che, dopo decenni di migrazioni e nostalgie, sia il momento di rivelare a tutti i valori di questa comunità e di questa terra.
Ora sono loro i primi ad essere emozionati, quasi commossi, nel vedere se stessi, i propri cari e gli amici vivere, o rivivere, per strada, come si faceva un tempo e oggi non si fa quasi più. Come la Signora Palmina, che durante la guerra aveva sposato un ufficiale inglese e poi se ne era andata con lui per il mondo, per tanti anni. Ora, vedova, è tornata da poco al suo paese e mi indica, più in inglese che in friulano, una grande immagine in bianco e nero di un bell’uomo giovane e alto, con una donna e bimba per mano. “Questo è mio marito con mia figlia, che è nata a Londra. Ma, – mi racconta con uno struggimento che è tanto palpabile quanto dignitoso – tornavamo qui ogni anno per le vacanze.”
Vale la pena di attraversalo, questo piccolo borgo, e di immergersi nella ricchezza di valori e di umanità del “vivi achì” il “vivere qui”. Le immagini, singole o collettive, sono tutte belle e vivissime, selezionate dal fotografo udinese Paolo Comuzzi. “Non ho voluto – mi spiega – fare una “operazione nostalgia”, bensì recuperare le memorie private e riproporle come fatto collettivo nel quale la comunità si riconosce e inizia a dialogare”. Questa singolare iniziativa consiste infatti anche nello scambio di alcune immagini tra le famiglie stesse. Un’ulteriore parte di fotografie, per un totale di circa 300, sono infine esposte nella sede dell’Associazione Culturale Colonos, a Villacaccia, fino a martedì 8 settembre 2009 Quelle per strada, invece, continueranno a parlarci dai muri finché il tempo non se le sarà portate via.
Per altre informazioni: www.colonos.it – info@colonos.it