Orizzonti
Arriva alla 66 Mostra del cinema di Venezia il terzo lungometraggio di Xiaolu Guo dal titolo Women cengjing de wuchanzhe – Once upon a time a ploretarian, regista e scrittrice cinese diplomatasi in sceneggiatura e teoria dei film alla Film Academy di Pechino e la National School di Londra.
La regista in questo film documentario racconta in 12 storie, 12 episodi, 12 piccoli film il ritratto della Cina contemporanea, immedesimandosi nella vita dei protagonisti, in un passato rimpianto ed un futuro che all’apparenza sembra progredire ma, con gli strascichi relativamente donati dagli episodi di vita vissuta, rende difficile definire la realtà che circonda il paese e la stessa regista.
Dal venditore di pesce, al meccanico del paese, dal contadino che baratta al “nuovo” come il parrucchiere, ci troviamo coinvolti in un groviglio di situazioni elaborate non più da un modo sincero e politico di vivere, ma prettamente materialistico. L’autrice sceglie di raccontare le caratteristiche e i tratti salienti dei volti incontrati durante il suo viaggio svolto nella preparazione del lungometraggio She a Chinese, una pellicola di finzione uscito in contemporanea in Cina con questo visto alla Mostra di Venezia nella sezione Orizzonti. In questo modo percepiamo nel film un modo nuovo di comunicare tra televisione, scrittura e documentario, il tutto incollato da monologhi letti da un gruppo di bambini che, con la loro indifesa sincerità, enfatizzano lo spettatore a credere che ci sia ancora speranza per quanto raccontato dalla regista.
Certamente non un documentario facile da seguire e sicuramente difficile da poter distribuire nelle sale italiane, tanto lo dimostra il pubblico in sala semi-addormentato e annoiato a tal punto, alcuni, da abbandonare la visione, ma decisamente discutibile prodotto per una rassegna cinematografica come il festival di Venezia.
Titolo originale: Women cengjing de wuchanzhe
Nazione: Cina, Regno Unito
Anno: 2009
Durata: 85’
Regia: Guo Xiaolu
