“Zohan – Tutte le donne vengono al pettine” di Dennis Dugan

Speriamo che agli autori non venga in mente un film dove Paul Mitchell o Aldo Coppola vogliano diventare spie

Zohan (Adam Sandler) è un agente segreto israeliano, dotato di una forza bionica; agente numero uno del suo governo, è impegnato nella lotta feroce contro il terrorismo palestinese, incarnato in Phantom (John Turturro).
Il dovere patrio mescolato alle ambizioni dei genitori e alle attese del suo popolo lo hanno portato ad accantonare la sua vera aspirazione: diventare un parrucchiere nel salone del suo idolo, Paul Mitchell. Ma come uomo non riesce più a reggere un astio che dura da duemila anni, è stufo di una guerra senza fine e voluta da altri. Con uno stratagemma si finge morto e, clandestinamente, scappa negli Stati Uniti, destinazione New York.

Zohan è un personaggio bizzarro, con istinti primitivi, nonostante la regia, di Dennis Dugan, voglia farli passare per trasgressivi.
L’idea dell’eccentrico soldato, che ha posto l’innesco alla lavorazione di questo film, è stata covata da Sandler per molti anni; il progetto è divenuto concreto grazie a due suoi amici: Robert Smigel, suo collega al Saturday Night Live e Judd Apatow, un suo vecchio compagno di stanza.

Alla base della storia c’è uno dei maggiori problemi scottanti del panorama mondiale: il conflitto tra Israele e Palestina; l’intenzione del film Zohan è quella di presentarsi come chiave comica per affrontare tale scenario della vita, proclamando lo slogan “la comicità mette assieme le persone”.
L’ex spia, arrivata a New York, viene in contatto con un mondo utopistico per lui, almeno fino a quel momento. A Brooklyn trova un appartamento in un quartiere dove palestinesi e israeliani vivono senza attentati, senza la rivalità perpetua di Gaza.
Si potrebbe essere d’accordo con l’immagine di un’America dove tutti possono amare e vivere in pace (basta volerlo), se non fosse propinata, da regista e sceneggiatori, in una forma eccessivamente forzata e di parte e se non fosse solo un piccolo quadro in un angolo, spesso fuori inquadratura, della sceneggiatura di questa pellicola.
Le poche battute di satira politica strappano più di qualche sorriso e l’esasperazione di talune abitudini e usanze, sia di Zohan che di Phantom, cioè sia di parte israeliana che palestinese, sono ben elaborate.

Si resta esterrefatti, tuttavia, dalla mediocrità dell’umorismo scelto e percorso per la maggior parte della storia.
Dugan e Sandler, che è anche produttore e sceneggiatore, hanno assemblato una comicità che prende spunto dal genere surreale e parodistico di saghe come Una pallottola spuntata e Hot Shots, ma il risultato è un film che viaggia sui binari del volgare, e non c’è rischio che deragli.
Il sottotitolo, che è stato assegnato alla versione italiana di Zohan, “Tutte le donne vengono al pettine”, va interpretato, con rassegnazione, nel senso più “cameratesco” del termine.
Scrappy Coco, questo il nuovo nome di Zohan a New York, dopo parecchie difficoltà, riesce a trovare un salone di parrucchiere, dove ottiene la chance di sfogare la sua creatività.
Si dimostra all’altezza della situazione con attempate e vogliose clienti, che lui soddisfa, con loro gioia, ma con imbarazzo del pubblico in sala, che potrebbe rischiare di ridere la prima volta, ma dopo un’infinità di sequenze avente lo stesso tema, inizia a sentirsi a disagio per la follia delle scelte con cui si cerca di divertire a tutti i costi.
Zohan comprende una serie di cammeo che vedono come protagonisti: Mariah Carey, Kevin Nealon, Kevin James, John McEnroe e Sid Ganis (presidente dell’Academy).

Titolo originale: You Don’t Mess with the Zohan
Nazione: U.S.A.
Anno: 2008
Genere: Commedia
Durata: 112′
Regia: Dennis Dugan
Sito ufficiale: www.youdontmesswiththezohan.com
Sito italiano: www.sonypictures.it/film/zohan/
Cast: Adam Sandler, Rob Schneider, Emmanuelle Chriqui, Moran Atias, Barry Livingston, Henry Winkler, Mariah Carey, John Farley
Produzione: Happy Madison Productions
Distribuzione: Sony Pictures Releasing Italia
Data di uscita: 03 Ottobre 2008 (cinema)